Laura Biagiotti. Omaggio a Roma nella collezione Autunno-Inverno 2015-2016

Le due anime, quella della studiosa di archeologia classica e quella futurista folgorata da Balla, si fondono in  sintesi armoniosa
Laura Biagiotti

La canzone di Anna Magnani “Quanto sì belladedicata a Roma,chiosalamaestosasfilatadi Laura Biagiotti, domenica, 1 marzo, alle ore 12,30 al Piccolo Teatro di Milano, con sfondo, la splendida scenografia delle colonne del Tempio di Adriano di Roma in Piazza di Pietra. Laura Biagiotti, laureata in archeologia cristiana, è sempre stata in ricerca del significato più recondito delle cose al fine di esprimere il senso dello stupore e del mistero di fronte al concetto di bellezza, che «come il vero, mette gioia nel cuore dell’essere umano ed è un frutto prezioso che resiste al logorio del tempo». Ogni autentica intuizione artistica va “oltre” il semplice mostrarsi delle cose, scaturisce dal profondo dell’animo umano, barlume di uno splendore che arriva «improvviso dopo un lungo cercare», osserva Platone nella “VII Lettera”.            

Proprio il desiderio di oltrepassare i confini dell’effimero, porta Laura Biagiotti verso l’istintiva vocazione del mecenate, dell’ appassionata d’arte, del collezionista. Sovvenziona il restauro della Scala Cordonata del Campidoglio e le Fontane di Piazza Farnese. La “donna-colonna” omaggio alla splendida Era di Samo, è uno stilema della collezione Autunno-Inverno 2015-2016.                                                                                                                                                                           

 Laura Biagiotti, regina del cashmere, lavora la maglia con punti e intrecci scolpiti come bassorilievi. Ampia la gamma delle sfumature di Roma, filtrate dal sole sublimate dal tempo. In dissolvenza, i toni che vanno dal rosa, all’ ocra, all’ arancio del tramonto sui Fori. Il bianco grezzo del travertino incontra i riflessi d’ oro delle Cupole e i chiaroscuri delle architetture, che virano in una composizione di grigi fino al contrasto geometrico del bianconero. Le due anime, quella della studiosa di archeologia classica e quella futurista folgorata da Balla, si fondono in sintesi armoniosa.

L’” abito –mappa”, cartina di Roma rivisitata in un design ipergeometrico, viene riprodotto con la tecnica dello jacquard del positivonegativo sugli abiti di cashmere ed intarsiato nel tessuto, che varia dallo chiffon , al satin, al panno di lana.                   L’ artigianalità dei favolosi anni della Hollywood sul Tevere viene tramandata nelle lavorazioni sartoriali dl brand Laura Biagiotti negli intarsi del cashmere double, nelle trecce fatte con il laser, nell’ agugliatura che sovrappone i tessuti senza cuciture. Frange di cashmere ondeggiano sull’ abito dritto, nei pull, nei grandi colli e nelle sontuose mantelle.

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