Laudate Deum in uscita il 4 ottobre
C’è grande attesa per il nuovo documento di papa Francesco che uscirà domani 4 ottobre nel giorno in onore di San Francesco D’Assisi. “Laudate Deum”, questo il titolo dell’Esortazione apostolica che riprenderà i temi della “Laudato si'” pubblicata nel 2015.
Lo stesso pontefice ha annunciato a sorpresa il titolo e di essere al lavoro per un aggiornamento della sua enciclica Laudato si’. Il papa ne aveva infatti parlato il 21 agosto scorso per la prima volta, durante l’udienza privata ad una delegazione di avvocati di Paesi membri del Consiglio d’Europa, firmatari dell’appello di Vienna. «Sto scrivendo una seconda parte della Laudato si’ per aggiornare i problemi attuali» aveva rivelato.
E ancora dopo pochi giorni, il 30 agosto durante l’udienza generale del mercoledì, dopo aver ribadito la necessità di «schierarsi al fianco delle vittime delle ingiustizie ambientali e climatiche, sforzandoci di porre fine all’insensata guerra mondiale alla nostra Casa comune» ha rivelato che «per la festa di san Francesco d’Assisi ho intenzione di pubblicare un’esortazione. Una seconda Laudato si’» .
Il tema ecologico è la questione di oggi. Francesco torna in maniera forse e decisa a pensare e agire per il bene comune e la crisi climatica e ambientale, temi che lo allarmano e sul quale da tempo cerca di non far abbassare l’attenzione.
Nel 2015 con la Laudato si’ Francesco ha ripreso le parole dei suoi predecessori esortando la politica mondiale a non essere sorda e miope. Ha quindi invitato tutti a liberarsi dall’egoismo e dal consumismo cambiando i propri stili di vita.
Quel documento ha avuto un forte impatto sulla popolazione a livello mondiale, suscitando dibattiti – soprattutto oltre la sfera cattolica -, creando azioni concrete in favore dell’ambiente, delle popolazioni più povere e disagiate e verso la salvaguardia del creato.
«Non è un’enciclica verde ma un’enciclica sociale», affermava egli stesso nell’aprile 2020 ai membri della Fondazione Centesimus Annus, per sottolineare che non riguardava solo il tema ambientale. Un’occasione che permise al pontefice di rafforzare «una maggiore sensibilità sui temi ecologici con l’adozione, da parte di molte nazioni, degli Obiettivi di sviluppo sostenibile concordati dalle Nazioni Unite».
L’aggravarsi della crisi climatica, i disastri ambientali, i ritardi della comunità internazionale sugli accordi per limitare le emissioni di gas serra e l’aggravarsi delle migrazioni causate dal riscaldamento globale avranno spinto il papa a scrivere questa Esortazione Apostolica in uscita domani.
D’altronde non ha mai smesso di spronare le organizzazioni Internazionali, gli stati, i politici e i singoli cittadini a cercare alternative per superare la crisi ambientale e trovare soluzioni “per proteggere la natura e la casa comune”.
Con la nuova esortazione apostolica si arricchisce ulteriormente quella parte del suo magistero dedicato all’ecologia integrale, alla cura della casa comune con le sue implicazioni sociali e politiche.
Occhi puntati quindi per domani 4 ottobre, sia per l’uscita di questo nuovo documento che per l’apertura del Sinodo dei Vescovi.
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