L’arte di Takaya Hanayuish

Ravanelli, peperoncini e fave, cascate di fiori freschi, rami e foglie, questi i copricapi di un grande artista giapponese
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Un ex chef giapponese che ha abbandonato la sua cucina per dedicarsi alla moda, un’idea che ha cambiato il mondo del design, Takaya Hanayuish intreccia verdura, frutta e fiori per creare acconciature armoniose e nello stesso tempo bizzarre.

Chi di noi, almeno una volta nella vita, non ha messo per gioco un fiore tra i capelli, in ricordo delle belle ragazze hawaiane o delle ballerine di flamenco, l’artista giapponese, fa molto di più: verdure crude, fiori freschi, rami e foglie per creare copricapi che diventano opere d’arte da indossare. Creazioni stravaganti che vedono utilizzati ortaggi come patate, peperoncini, peperoni, fave e ravanelli, cascate di fiori freschi e profumati, intrecciati e legati con rami sottili.

Copricapo eccentrici e inusuali, stravaganti e moderni, ma l’artista cerca soprattutto l’armonia, natura e uomo si mescolano per un risultato sorprendente e meraviglioso. Ogni suo capo è realizzato in base all’occasione che lo richiede, alla persona che lo indosserà e al suo stile, ogni suo capo è quindi unico, personale e irripetibile.

Le grandi star fanno a gara per richiedere i suoi accessori e non passare così inosservate durante le feste importanti, le cerimonie, i matrimoni, le sue creazioni vengono utilizzate anche per spettacoli dal vivo, spot pubblicitari, set fotografici e grandi eventi.

Ogni stagione ha i suoi fiori e i suo frutti, così anche le opere di Hanayuish seguono il tempo, grandi fiori colorati per le stagioni estive, foglie secche e bacche per l’autunno, un risultato che ricorda l’Ikebana, un’antica arte giapponese in cui tutti gli elementi devono essere di natura organica: foglie, erbe o fiori sono disposti secondo un sistema ben preciso che ricerca l’armonia della costruzione, del ritmo e del colore.

Un artista che attraverso la propria personalità è capace di trasformare semplici elementi della natura in vere e proprie opere d’arte, un vero e proprio sceneggiatore.

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