L’arte dell’amore
Il 6 maggio a Roma, in preparazione alla conclusione dell'anno sacerdotale, uno spettacolo tra parole e musica sulla figura del Curato d'Ars.
Giovedì 6 maggio alle ore 18,15 lo spettacolo “Ars amoris – l’amore che viene da Ars”, torna in scena nel’aula magna della Pontificia Università Lateranense. Musica e recitazione si uniscono per ricordare la figura del Curato d’Ars, con testimonianze e contributi artistici.
In preparazione alla conclusione dell’anno sacerdotale (9-11 giugno), i sacerdoti del Movimento dei Focolari di Schoenstatt, in collaborazione il Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale, invitano i docenti e gli studenti degli atenei pontifici, i rettori e gli alunni dei Collegi Romani, nonché tutti gli altri interessati, a questo momento artistico sulla straordinaria vicenda di San Giovanni Maria Vianney.
Interverrà il cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, che alla fine dello spettacolo rivolgerà un saluto a tutti i presenti.
«Ars amoris – afferma il regista Maffino Redi Maghenzani– vuole essere un omaggio di bellezza all’incredibile misura d’amore di quest’uomo senza tempo che è il Curato d’Ars. Siamo convinti che tale figura, sempre e più ampiamente riproposta in ogni pontificato fino a meritarsi un’enciclica da Giovanni XXIII, abbia molto da dire ancora oggi a sacerdoti, laici, e anche a chi non si riconoscesse in un preciso riferimento religioso; in fondo i grandi sono sempre universali».
Connubio di parola e musica, lo spettacolo va in scena con le voci degli attori Mario Massari, Maria Rosaria Olori e Angelo Petrone. Le musiche sono state composte e verranno eseguite al pianoforte dal maestro Sandro Crippa insieme al cantautore milanese Davide Viganò, col quale forma l’ensemble Azioni Musicali con sede a Loppiano (Firenze).