Larissa Iapichino, nel nome della madre
Alla sua età la madre, due volte campionessa mondiale con i colori azzurri, non era riuscita ad abbattere la barriera dei 6 metri e 27. Larissa Iapichino è invece andata ben oltre, con un salto finale più lungo di 37 centimetri: un’enormità che lascia presagire le grandi potenzialità di una ragazza cresciuta a pane e sport. Suo padre, il fiorentino Gianni Iapichino, è stato infatti primatista italiano di salto con l’asta e ottimo lunghista.
Il titolo di campionessa italiana Allievi, conquistato nel pomeriggio di sabato scorso ad Agropoli (Salerno), è giunto al termine di una progressione impressionante, segnata da miglioramenti costanti che le hanno permesso di migliorare di 26 centimetri il primato personale che aveva conquistato la scorsa stagione. Nel primo salto è giunto un 6.44 già promettente, quindi 6.49 al secondo tentativo e 6.54 al terzo. Una misura che aveva lasciato un po’ di amaro in bocca a Larissa, fermatasi in questo modo a un solo centimetro dal primato italiano Under 20 che resisteva dal 21 anni. Era il 31 luglio 1998 quando Maria Chiara Baccini era atterrata a 6,55 per conquistare il bronzo ai Mondiali juniores di Annecy, in Francia.
L’ultimo e decisivo balzo l’ha proiettata in un contesto assolutamente diverso, andando così ad infrangere primati di natura differente rispetto alla categoria a cui partecipa la sedicenne fiorentina (17 anni il prossimo luglio, ndr). «Non ci credo ancora, non riesco a realizzare. Il 6,54 – afferma Larissa Iapichino ai microfoni del canale Facebook della Fidal – mi aveva lasciato perplessa. Mi sono comunque detta che avevo ancora l’ultimo salto, di divertirmi, correre e spingere il più possibile chiudendo in questo modo nella maniera migliore».
La miglior prestazione mondiale Under20 in tutto il 2019 ha lasciato Larissa quasi di stucco: «È stata una serie a parer mio mostruosa. Dopo il primo salto – prosegue la neo campionessa italiana allievi – ho capito molte cose, intuendo di star bene». È stata quasi una sorpresa, dato il duro anno che la Iapichino si è appena lasciata alle spalle: «Ero stanca per via della scuola, reduce da un periodo di studio parecchio intenso. Sono riuscita a sopravvivere – scherza l’atleta – e passare, va bene così: ci tenevo tanto a questo campionato».
La grande performance di Larissa Iapichino ad Agropoli, poi, non è finita sabato. Il giorno successivo infatti, nella finale dei 100 ostacoli, si è rinnovato l’ormai classico duello con l’amica-rivale Veronica Besana che ha caratterizzato tutta la stagione. A vincere alla fine è stata proprio la Besana, ma la toscana dell’Atletica Firenze Marathon si è comunque difesa alla grande, chiudendo seconda col tempo di 13’55’’: un crono che le permette di migliorarsi di sette centesimi e, soprattutto, le consente di essere la terza italiana di sempre tra gli Allievi. Per lei adesso potrebbero aprirsi nuove sfide in maglia azzurra: in questo weekend l’Italia ha scoperto una splendente pepita d’oro che, negli anni a venire, potrà regalare grandi gioie: buon sangue non mente.