Largo al circo sociale e ai giovani

L'Eco Freak Show, ospitato nella città spagnola di Sabadell, ha riunito nella prima settimana di giugno giovani di diversi Paesi europei. Teatro, circo, cinema, artigianato ed ecologia le attività promosse
Eco Freak Show

Età compresa tra i 20 e i 35 anni. Erano più o meno una trentina. Francese, austriaco, italiano, spagnolo, olandese, portoghese e tedesco le loro lingue. Tutti insieme hanno dato vita ad “Eco Freak Show”. La loro avventura, ospitata nella calda città di Sabadell, in Spagna, è durata circa una settimana, da fine maggio a inizio giugno. A loro l’onere e l’onore di trasformare l’ambiziosa idea progettuale che combinava circo sociale, ecologia e cinema in un’unica realtà nuova.

Nonostante le difficoltà linguistiche e nonostante tutte le possibili paure, per i giovani coinvolti la voglia di provarci e mettersi in discussione ha vinto. Il loro travolgente entusiasmo, ma anche quello dei tutor e della città, anch’essa coinvolta nel progetto, grazie all’evento finale che si è sviluppato nella centralissima Plaça Doctor Robert, ha fatto sì che l’idea non solo prendesse forma, ma diventasse un momento di incredibile mix tra il ludico-ricreativo e la fraternità.

Sorrisi, bellissimi sorrisi, quando ci si è resi conto che “Eco Freak Show” era molto più che possibile. Si è partiti da due convinzioni. Primo: il corpo è il primo e più potente mezzo di comunicazione e tutto ciò che produce è, in qualche modo, arte; secondo: «Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma». Quindi, mentre alcuni lavoravano con gli strumenti più tipici del teatro, altri si cimentavano con le arti circensi, come veri e propri artisti di strada. Un altro gruppo, vista la contingenza economica, ma anche l’emergenza ambientale ed ecologica, ha trasformato materiali e realizzato, recuperando rifiuti, oggetti nuovi. In quest’ottica, ovviamente, insieme al teatro e all’arte di riciclare, se così la si vuol chiamare, non poteva mancare una delle arti per eccellenza, ovvero il cinema. Si è, quindi, dato vita ad un piccolo cortometraggio, con i ragazzi coinvolti come cameraman, attori o truccatori.

I giovani hanno così potuto portare in piazza il loro spettacolo circense, ma aggiungendo decorazioni e giochi per bambini costruiti con materiali riciclati, proprio mentre alcuni di loro finivano le riprese del loro film. La città si è ritrovata coinvolta in una inaspettata, coloratissima e coinvolgente festa. Non sono mancati musica, dolci e bibite, per grandi e piccini. L’entusiasmo generale e dilagante ha dimostrato come, non solo si può essere eco e freak, in modo utile a sé stessi e agli altri e che sorridere, anche delle piccole cose, non costa proprio nulla, anzi!

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