L’apertura di Wojtyla al dialogo con l’islam
Izzedin Elzir è il presidente dell’Ucoii, la maggiore organizzazione di musulmani in Italia. Un leader moderato da sempre aperto al dialogo interreligioso. I suoi pensieri su Giovanni Paolo II in vista della beatificazione
Ha un ricordo personale di Giovanni Paolo II?
«Purtroppo non ho mai avuto un incontro ravvicinato e personale con Giovanni Paolo II, ma un momento che mi rimane sempre impresso nella mente è la preghiera interreligiosa di Assisi dove sono stati riuniti tutti i maggiori rappresentanti delle fedi religiose. Ad ognuno è stato dato un suo spazio ed è stato un evento importante per tutta l’umanità».
Quale apporto ha dato Karol Wojtyla al dialogo con l’islam?
«Nel dialogo con l’Islam abbiamo sentito una grande apertura responsabile ed equilibrata. Non è un dialogo per fare del sincretismo, un miscuglio di religioni, ma è un dialogo in cui si riconosce e si scopre l’identità di ognuno nel pieno rispetto reciproco».
Che visione del cristianesimo ha proposto?
«Il vero cristianesimo. Quello della testimonianza della fede che ha vissuto in prima persona trasmettendola a tutti anche a persone non cristiane».
Cosa le ha insegnato?
«Mi hanno molto impressionato i suoi incontri con i giovani dove lui ha parlato del presente e si è rivolto al futuro delle fedi religiose».