L’antidoto alla malizia
“Come debbo comportarmi con un bambino malizioso e curioso nei confronti della sessualità? Come trasmettere il valore della purezza in una società che tende ad inquinare tutti i rapporti? ”. Un’insegnante di religione alle elementari La difficoltà per risolvere questo caso è contenuta proprio nella seconda parte della domanda. Siamo “in una società che tende ad inquinare tutti i rapporti”. Consiglierei pertanto alla solerte insegnante di prender contatto con la famiglia dello scolaro malizioso. Nessun bambino costruisce il suo comportamento indipendentemente dalla famiglia, come pure nessun giovane lo fa senza l’influenza dei compagni. Una volta valutata la situazione famigliare e ascoltato con attenzione il parere dei genitori, si potrà parlarne con il bambino, ma solo quando ci si è interessati di lui, conoscendone i desideri, il mondo, gli amici, i giochi, quello che lui è come persona, unica nel suo modo di ragionare, senza fissarla al solo fenomeno della sua malizia. Questo amore disinteressato farà trovare una strada che presenti un visione della vita e dell’attrazione sessuale diversa da quella della società attuale. Torniamo indietro nel tempo. Il paganesimo aveva una concezione dell’uomo molto limitata. Era normale e molto diffusa la schiavitù, che rendeva “cose” gli esseri umani. Il padre aveva il diritto di vita e di morte sui propri figli. Non c’era considerazione per la vita umana: basti pensare ai sanguinosi duelli tra gladiatori. Ma con l’avvento del cristianesimo ogni creatura venne ad assumere un carattere divino. Nel campo sessuale fu una vera rivoluzione. La pratica della castità introdusse rapporti di amicizia interpersonale in orizzonti più vasti, liberi da egoismi e dal disordinato piacere dei sensi. Se la nostra società verrà informata seriamente dei valori evangelici, si potranno riproporre anche oggi quegli ideali di purezza, perché si è restituita ai corpi l’anima. La loro dignità. Certo che occorrerà remare controcorrente, con grandi sforzi, perché la piena limacciosa ha già superato di gran lunga il livello di guardia. Intanto l’alunno “malizioso” può già trovare in lei, e forse in qualcuno dei compagni o compagne, una sorgente ancora limpida.