L’amore giovane tra sogni e delusioni

Escono alcuni film sul mondo giovanile, in particolare Parigi,13 Arr. e Licorice Pizza. Tra delusioni, sogni e ricerca della felicità
Parigi,13 Arr.

Non si ferma il cinema nell’indagare il cosmo giovanile. Arriva in sala Parigi,13 Arr., intitolato in Francia Les Olympiades, dal quartiere residenziale a sud-est di Parigi costruito per le Olimpiadi. Solo che di feste e di gioia reale non ce n’è molta. Il regista Jacques Audiard racconta la storia di tre giovani: Emile, Camille e Nora, un afroamericano underground, una cinese liberissima nei rapporti e una provinciale francese che scappa da una brutta storia di violenza per fermarsi nella capitale. Tre ragazzi che passano il tempo fra lavoro, divertimento e storie d’amore – si fa per dire – con tranquilla naturalezza. È un mondo ormai multirazziale, fluido, di corpi che si incontrano e si lasciano. Eppure, non è sufficiente. Il desiderio di un amore vero rimane ed è la molla che muove in effetti la ricerca appassionata di incontri che non passino, però fuggono e si vorrebbe restassero.

Parigi,13 Arr. è girato in un morbido bianco e nero, raffinato e concettoso, con una attenzione squisita di tinte “sfumate” nel descrivere corpi, volti, parole e ambienti – una Parigi diversa dal solito – questo film umbratile di sentimenti è una sorta di “diario intimo” dei tre (bravissimi e spontanei) protagonisti che vivono tappe dimenticabili e fuggitive nel percorso verso la felicità, sono liberi da leggi e legami, ma insoddisfatti: gli manca qualcosa che li soddisfi pienamente. In una vita senza schemi e individualistica non si tace la volontà di cogliere quel qualcosa che renda veramente felici e pieni. Sarà l’amore, inatteso ed esploso a rompere la barriera della paura di fondo, dell’incertezza e della solitudine? Quello che tutti sognano?

È sempre amore in un film delizioso, Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson. La storia questa volta si svolge nella San Ferdinando Valley e nel 1973. Gary fin da piccolo ha fatto l’attore e ora si innamora di Alana, più grande di lui, che non ci sta. Non sarà facile per il ragazzo, ma alla fine l’amore avrà la sua ricompensa. Detto così, potrebbe sembrare un film dolciastro e mieloso, e invece il regista riesplora quel periodo della vita in cui ancora non si è adulti ma neanche più bambini, e si vive in una specie di magia, di sogno non più infantile ma non ancora maturo, dove i sentimenti sono puliti, i sogni pare si debbano realizzare da un momento all’altro, prima della perdita della innocenza.

Il titolo del film deriva dal celebre negozio di vinili ed è il modo con cui gli inglesi indicano i 33 giri. Film imperdibile, con interpreti dal fisico imperfetto, bruttini, tutt’altro che bellocci, ma giusti: presenze autentiche, simpatiche, magnetiche, cioè Cooper Hoffmann, figlio del grande scomparso Philip Seymour e la musicista Alana Haim, una coppia perfetta nel film che vola alto con la magia di un’epoca quasi mitologica.

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons