L’amore di Dio in un esame dell’università
Quella mattina all’università, in attesa di fare un esame, speravo di ripassare qualcosa del programma, ma prima un compagno, poi un altro, in ansia per lo stesso esame, mi chiesero dei chiarimenti su alcuni punti, a mio avviso secondari. Dimenticai i miei bisogni personali e mi misi a loro disposizione. Nel frattempo, erano iniziati gli esami e, purtroppo, anche le bocciature. Immaginarsi la tensione nervosa di noi esaminandi. Quando venne il mio turno, però, colpo di scena: dei tre professori, i due più “difficili” andarono a prendersi un caffè ed io rimasi con il terzo più accondiscendente. «Allora, vediamo se lei riesce a cambiare la sorte degli esami. Finora nessuno è stato promosso». Incredibile, mi fece solo due domande proprio sugli argomenti che avevo spiegato poco prima. Così, risposi subito con precisione. E il professore: «Molto bene. È promosso». Qualcuno mi ritenne fortunato. Per me invece era la risposta dell’amore di Dio. La mia gioia fu completa quando dopo di me furono promossi anche quelli a cui avevo spiegato qualcosa del programma.
Jorge – Argentina