L’amore ai tempi del coronavirus
Le iniziative nazionali e internazionali volte a rallentare la diffusione del COVID-19, detto coronavirus, fanno perno sull’isolamento di persone e luoghi, per evitare il contagio, con impatti negativi sull’economia, il turismo, la scuola, l’industria, ma anche sull’amore. Amore, sia chiaro, nelle molteplici forme che questo assume nelle relazioni con gli altri: il partner, i genitori, i figli, i fratelli e sorelle, gli amici. Dunque, come cambia l’amore ai tempi del coronavirus?
Come fare ad astenersi da un bacio o un abbraccio verso coloro ai quali vogliamo bene? Come allontanare un bambino che ci corre incontro a braccia aperte, sia questi un figlio, un nipote o un piccolo scolaro? Come evitare gesti abituali e tanto italiani quali le strette di mano tra colleghi e conoscenti, lo scambio di baci sulle guance tra amici, le pacche sulla spalla ed il parlare faccia a faccia? In qualche modo si farà, si deve fare, dobbiamo isolarci!
Il fenomeno dell’isolamento riguarda chi è vicino e chi è lontano, in forme diverse. Infatti, per coloro che sono vicini, che vivono e lavorano assieme, l’imperativo è allontanarsi e isolarsi, avendo paura del contatto con gli altri, mentre per quanti sono geograficamente lontani, l’imperativo resta lo stesso ma l’ansia è quella di non poter abbracciare il proprio partner, genitore o figlio proprio a causa dell’isolamento e della limitazione agli spostamenti: pensiamo ai tanti italiani all’estero o a quanti lavorano e vivono lontano da casa, in diverse regioni d’Italia.
Quei genitori abituati a viaggiare per l’Italia e l’Europa per raggiungere figli e nipoti dovranno arrendersi all’immobilità ed imparare a fare videochiamate su Skype e WhatsApp, mentre quei figli abituati a tornare a casa nel fine settimana, o molto più di rado, dovranno rinunciare al buon pranzo della domenica della mamma o a stare vicino a genitori in difficoltà, vedendo aumentate però le preoccupazioni e la dimensione della distanza. Quegli anziani che vivono all’estero per godersi meglio la pensione dovranno invece accettare che i familiari non li raggiungano per un weekend al caldo. Coloro che normalmente si lamentano dei ritardi dell’alta velocità la rimpiangeranno oggi, capendo quanto essa abbia veramente unito l’Italia ed accorciato le distanze. Quanti viaggiano solo con compagnie aeree low cost le criticheranno aspramente per la cancellazione di voli che stanno operando, guardando con maggiore benevolenza alle compagnie di bandiera che spesso si fanno carico di riportare i connazionali in patria. A tutto c’è rimedio.
Ma l’amore di coppia? L’amore, quello vero, quello sacro, per capirci, quello del bacio del vero amore… Quello dove l’uno agogna all’altro, quello spinge alla ricerca costante dell’altro, quello che necessita la presenza fisica dell’altro, quello che fa tornare il sereno dopo la burrasca. Non è facile stare lontani, temere di prendere un aereo ed essere veicolo di contagio per l’amato o l’amata che si raggiunge, partire ma non sapere se si potrà tornare perché si diventa indesiderati nel proprio o altri Paesi da un momento all’altro.
L’allontanamento forzato potrebbe anche essere un beneficio per certe coppie che si renderanno conto, così, dell’aridità di un rapporto oramai solo abitudinario, mentre per altre rappresenterà un’occasione per riscoprire il valore di sentimenti rimasti troppo a lungo sotto la cenere dei rancori, rimarcando quanto ciò che le accomuni sia molto di più di quanto le allontani.
Stesso risultato potrebbe avere l’isolamento forzato, che spingerà delle coppie a stare più vicine del solito, a riscoprire l’unicità del misterioso legame che le lega o la vacuità dello stesso. Per quelle coppie con figli o intere famiglie lo stare insieme sarà l’occasione per lavare i panni sporchi o tessere preziosi nuovi filati. Magari, a fine anno, godremo di un nuovo piccolo baby boom, tanto bello per le famiglie e tanto utile al nostro Paese.
Una tale crisi delle relazioni potrebbe anche favorire la riscoperta di quelle essenziali e poi, tra qualche tempo, staremo meglio. Ma se poi l’isolamento si protrarrà e gli spostamenti saranno impossibili ancora a lungo, l’amore, quello vero, sarà messo a dura prova. Forse sopravvivremo, ma poi, nel frattempo? Troppi poi. Riprendendo il ritornello di una nota canzone, e poi, e poi, e poi sarà come morire.