L’alunna più buona dell’anno
C’era una volta una bambina: poteva chiamarsi Maria. Era una bimba come tante altre, andava a scuola ed era anche abbastanza brava, forse non riusciva meglio di tutte, ma non è una cosa importante questa! Le amiche la invitavano a giocare perché era simpatica e gentile, aveva molta fantasia e i giochi con lei non erano mai noiosi. Il campanello di casa squillava più volte nei pomeriggi, dopo la scuola, ma da qualche tempo Maria non poteva raggiungere le altre bambine del quartiere, perché era sempre impegnata. Maria, vieni a giocare in piazzetta? No, ora non posso, forse più tardi!. Maria, andiamo a comprarci un gelato! Vieni?. Si sentiva la voce della mamma che, da dentro casa, la invitava ad uscire, ma lei rispondeva. No, non ho ancora finito…. Maria, andiamo a trovare Paola…. Andate, io vi raggiungo più tardi!. Paola era una sua compagna di scuola, era stata operata e le compagne andavano qualche volta a trovarla. E dov’è Maria? aveva chiesto Paola. Maria aiuta la sua mamma, che deve stare sempre a letto avevano spiegato le compagne, aggiungendo … E quando il papà lavora deve anche curare il fratellino. Dopo qualche tempo Paola era ritornata a scuola. Ciao, Paola, come stai? le aveva chiesto Maria. Io bene e la tua mamma?. Come sempre, deve restare a letto. E tu l’aiuti sempre, vero?. Beh, aiuto lei e il mio fratellino quando il papà è a lavorare. Sono diventata esperta nei lavori di casa… rifaccio i letti, raccolgo la polvere, riordino la cucina, faccio la spesa…. E quando trovi il tempo per fare i compiti?. Lo trovo, lo trovo!. E non giochi mai, non guardi la televisione?. Quando posso… Ma non mi pesano queste rinunce confessa sorridendo Maria -, mi sento molto importante perché mamma e papà sono sereni e fieri di me!. La maestra era entrata raggiante in aula, con una novità: Oggi devo darvi una notizia strepitosa. Una vostra compagna è stata nominata la BAMBINA ITALIANA PIÙ BUONA DELL’ANNO. Tutti avevano guardato Maria, non poteva essere che lei. Un premio a me… e perché? si era schermita Maria. Ma intanto le avevano fatto festa e non c’era nessuno che era visibilmente invidioso. Alla consegna del premio c’erano mamma e papà, i compagni e le maestre… Ma anche i giornalisti della tv e della stampa. A una giornalista che le aveva chiesto cosa avesse fatto di straordinario per ricevere il premio, Maria aveva sussurrato: Niente, ho aiutato la mia mamma. C’era una volta una bambina, la bambina più buona dell’anno. E c’è ancora. E sicuramente c’erano una volta tante altre bambine e tanti altri bambini buoni, i più buoni di tutti… …E ci sono ancora!