L’altro mondiale: la passione di Marzia
Tra gli atleti azzurri impegnati a Daegu anche l’ostacolista Marzia Caravelli. Un lavoro con ragazzi non udenti di giorno, l’amore per lo sport coltivato nei ritagli di tempo
Le prime giornate dei mondiali di atletica leggera, oltre alla clamorosa squalifica di Usain Bolt nella prova dei 100 metri maschili, hanno portato alla ribalta le imprese di tanti atleti straordinari. Parliamo di veri e propri professionisti dello sport che per riuscire a vincere, o in molti casi anche solo per poter competere ai massimi livelli in una competizione di questo genere, spendono la maggior parte del loro tempo allenandosi durante l’anno in maniera quasi scientifica. Accanto a loro, abbiamo visto e vedremo però nei prossimi giorni anche altri atleti che invece, pur volendosi impegnare a tempo pieno nello sport, per varie ragioni non possono farlo.
Marzia Caravelli non è certo uno dei nomi più noti dell’atletica azzurra. Nativa di Pordenone, anche se da tempo vive a Roma, Marzia ha iniziato a praticare questa disciplina quando aveva 14 anni. A livello giovanile ha mostrato subito di possedere del talento, raggiungendo i vertici nazionali di categoria. Un brutto infortunio nel 2001, poi una carriera dignitosa, senza acuti, accompagnata dal rimpianto di non essere mai riuscita ad entrare in un gruppo sportivo militare, da sempre linfa vitale per chi da noi vuole praticare atletica ad un certo livello. Una soluzione ideale, che le avrebbe offerto la tranquillità necessaria (non solo dal punto di vista economico) per fare una vita da vera professionista. Ma su di lei, che in Italia nella sua gara ha sempre avuto davanti altre ostacoliste (in particolare Margaret Macchiut e Micol Cattaneo), nessuno se l’è sentita di investire. Almeno finora …
All’inizio Marzia c’è rimasta male poi, saggiamente, ha capito che la cosa migliore da fare era quella di accettare serenamente la cosa. Ha però continuato ad allenarsi nei ritagli di tempo, perché la sua passione per lo sport non poteva essere tenuta a freno, coltivando contemporaneamente anche altri interessi. Anche perché, se le cose non vanno proprio come noi vorremmo, e soprattutto senza la certezza di uno stipendio fisso, la vita te la devi pur guadagnare. Così Marzia si è appassionata alla lingua dei segni, e da qui ha iniziato a lavorare con ragazzi sordomuti. Un paio di stagioni fa stava per smettere definitivamente con l’attività agonistica, ma poi il suo nuovo allenatore l’ha convita a provarci ancora: quando ci si impegna per raggiungere un obiettivo, non è mai troppo tardi!
Infatti, sorprendendo un po’ tutti, la Caravelli ha vinto nel 2010 il suo primo titolo italiano nei 100 metri ostacoli, ha conquistato la maglia della nazionale, ed infine ha ottenuto un riscontro cronometrico importante (13”10) arrivando, a quasi 29 anni, a raggiungere la ribalta internazionale con la partecipazione agli Europei di Barcellona. Quest’anno Marzia si è ulteriormente migliorata, ha rivinto i campionati italiani, e il 23 luglio scorso ha corso i 100 ostacoli in 13”01 (diventando così la terza di sempre in Italia sulla distanza), un tempo che se avvicinato anche ai mondiali di Daegu potrebbe portarla a conquistare un posto in semifinale.
Ma comunque vada sarà un successo. Nella stagione che l’ha portata a conquistarsi una maglia azzurra per il mondiale, infatti, la sua giornata non è stata proprio quella tipica di un atleta professionista. Al mattino ha assistito gli insegnanti di sostegno di bambini non udenti nelle scuole, poi, dopo un fugace pranzo spesso consumato in macchina, si è trasferita a lavorare alla Federazione sportiva sordi (associata al Comitato paralimpico italiano). Sino alle 17, quando è potuta finalmente correre in pista ad allenarsi. Così, ogni risultato che Marzia porterà a casa da Daegu sarà comunque ben accetto, e tutto considerato il solo fatto di essere presente a questi mondiali rappresenta per lei già una grande vittoria.
Il programma orario dei 100 metri ostacoli femminili
(l’orario indicato è quello italiano con una differenza di -7 ore rispetto a quello sudcoreano)
Venerdì 2 settembre
03.20 Primo turno
Sabato 3 settembre
12.15 Semifinali
14.00 Finale