L'”altro” indispensabile

Possiamo affermare che gli altri sono indispensabili alla nostra vita quanto noi a noi stessi. La centralità dell'essere umano come "persona", allora, rappresenta quella profonda rivoluzione in cui l'Io non può esistere senza un Tu, senza la relazione profonda con l'altro. In questo senso, il fare riferimento all' altro non è un limite ma una possibilità di uscire da un circolo vizioso dell'Io per entrare nella ricchezza del Noi. Ne scaturisce un'immagine di uomo come "punto nodale" di rapporti, con un "essere-in", la cui esperienza originaria è "farsi" nel Tu.
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