L’albero di Natale
L'origine dell'albero di Natale è tedesca (in Germania è chiamato "albero della notte santa") e rimanda all'antico culto degli alberi.
L'abete sempreverde è beneaugurante in quanto simbolo di immortalità. Tra le più antiche leggende, vi è quella di san Bonifacio (675-754), il quale, giunto in un bosco dove stavano sacrificando un uomo agli dèi sotto una quercia sacra, per salvarlo, la abbatté con un sol colpo, provando così che gli dèi non avevano alcun potere.
Quindi indicò un abete che puntava i suoi rami sempreverdi verso il cielo, e invitò quegli uomini a portarlo a casa come segno della vita eterna.
Un altro racconto tedesco, per quanto riguarda le luci sull'albero, è quello di un uomo che tanto tempo fa, in una notte della vigilia di Natale, tornando a casa, fu colpito dal meraviglioso spettacolo delle stelle che brillavano attraverso i rami di un abete.
Per spiegare alla moglie ciò che aveva visto, abbatté un piccolo abete, lo ornò di candeline accese e lo posò sul tavolo. Le candeline assomigliavano proprio alle stelle che aveva visto tra i rami nel bosco. Altri videro l'albero illuminato, e così si diffuse l'usanza dell'albero di Natale.
Il mito dell'albero può essere ricollegato all'albero dell'Eden, fonte di sapienza (simboleggiata dalla luce), di ricchezza (gli addobbi) e di dolcezza (i dolciumi). E' ancora più significativo metterlo in relazione con Dio, inesauribile fonte di bene, e anche con l'umanità, intesa come albero delle generazioni che si susseguono.
Per conoscere altre tradizioni e usanze natalizie, puoi leggere Tutto sul Natale, tradizioni, canti e ricette dal mondo di Aldo Falanga (Città Nuova, pp. 112; € 8,50)