Originario delle zone centrali dell’Asia, l’aglio è un ortaggio molto usato in gastronomia, a cui sono anche attribuite molteplici proprietà medicinali. Questa pianta delle Liliacee appartiene alla stessa famiglia della cipolla, dell’erba cipollina, del porro, dello scalogno e dell’asparago. Fin dall’antichità l’aglio era cibo e medicamento per i babilonesi, gli egiziani, gli ebrei, i romani e gli arabi. Gli antichi egiziani consideravano sacro questo ortaggio, Ippocrate lo prescriveva per la profilassi delle malattie infettive ed anche la Scuola Salernitana lo consigliava nella prevenzione delle malattie contagiose. Effettivamente l’aglio, sotto certi aspetti, può essere considerato una medicina. Schiacciato o triturato sviluppa una particolare sostanza denominata allucina che possiede attività antiossidante ed antimicrobica. Secondo diversi studi, l’aglio potrebbe essere usato come coadiuvante della dieta nel trattamento dell’iperlipidemia (eccesso di grassi) e nella prevenzione dell’aterosclerosi vascolare, ed essere utile nel trattamento dell’ipertensione di tipo lieve. La riduzione della pressione arteriosa prodotta dall’aglio ha un effetto di breve durata e per ottenere un effetto duraturo bisognerebbe ingerire diversi spicchi al giorno, il che può avere effetti tossici per il nostro organismo. È interessante notare che, secondo uno studio clinico pubblicato nel 1999, l’aglio sarebbe in grado di ridurre in una certa percentuale di soggetti la formazione di placche aterosclerotiche che si verifica specialmente con l’avanzare dell’età. Infine studi epidemiologici avrebbero evidenziato che questo ortaggio potrebbe avere un ruolo significativo nella riduzione dei decessi causati da neoplasie maligne. Un consumo moderato di aglio crudo o cotto è molto benefico per la nostra salute, osservando alcune controindicazioni (gastriti, ecc.); se si desidera assumere molto aglio, eventualmente anche sotto forma di pillole o capsule, è sempre meglio consultare il proprio medico.