La voce della Dessì per l’incanto di Strauss
La soprano passa da trasparenze a “lacrime nella voce”, con naturalezza e maestria nei quattro lieder di Strauss
Grande soprano di fama internazionale, la cantante è approdata ancora una volta a Roma, all’Auditorio Pio di via della Conciliazione per un concerto dedicato agli ultimi quattro lieder di Richard Strauss. Dopo avere eseguito opere piacevoli, una vera scoperta, di Luigi Mancinelli- compositore poco conosciuto tra Otto e Novecento – , la giovane Orchestra Sinfonica di Roma diretta da un sempre intenso Francesco La Vecchia, ha accompagnato il soprano.
La cantante è apparsa in gran forma, evidentemente felice di interpretare una musica dolce, dolente e purissima, velata appena di nostalgie. La voce della Dessì, evanescente come le note straussiane – mai appesantite dal tessuto orchestrale -, a tratti lunare, altre volte turgida, ha dato vita, è i l caso di dirlo, ai quattro lieder: la Primavera, Settembre, Addormentandosi, Al tramonto. Opere di un musicista ormai anziano, teso ad una nostalgia crepuscolare di un mondo passato, e perciò ancora più purificato dalla sofferenza, questi lieder sono un incanto.
La Dessì passa da trasparenze a “lacrime nella voce”, con naturalezza ed una maestria tecnica che fa del concerto una serata indimenticabile. Merito anche dell’orchestra, leggera e diafana come esige l’ultimo Strauss.