La vittoria sugli infortuni
Coppa del Mondo, vince Grange, tornato in piena forma dopo un grave incidente. Buon risultato anche per l'azzurro Deville.
Ritornare ai vertici dopo un grave infortunio. Accade spesso, nello sport. Più raro assistere a due rinascite (sportive, s’intende) nella stessa gara. È quanto successo domenica a Levi, in Finlandia, sede del primo slalom stagionale di Coppa del Mondo. Protagonisti il francese Jean-Baptiste Grange e l’azzurro Cristian Deville. Talenti diversi, trascorsi diversi, ma carriere accomunate (ahi loro) dai medesimi guai fisici.
Grange, 26enne di Saint-Jean-de-Maurienne, è forse il miglior interprete dei pali stretti in circolazione. Il suo talento è indiscutibile e i risultati (conseguiti peraltro in poche stagioni) lo dimostrano: sette vittorie in Coppa del Mondo (sei delle quali in slalom), quattordici podi totali, la coppetta di specialità 2009 e il bronzo iridato 2007. Un anno fa, “Jean-Ba” apriva la stagione olimpica col terzo posto di Levi, confermando i pronostici che indicavano nel francese il principale favorito della gara a cinque cerchi di Whistler Mountain. Le speranze canadesi del campione transalpino, però, andavano in pezzi proprio nel Paese nordamericano: un segno del destino. Era infatti l’8 dicembre 2009 quando, nello slalom gigante di Beaver Creek, Grange si ruppe il legamento crociato anteriore del ginocchio destro, dicendo addio alla stagione e, soprattutto, al sogno a cinque cerchi. Domenica, nella prima gara ufficiale dopo l’infortunio, il ritorno col botto. Autentico dominatore dello slalom di Levi, “Jean-Ba” ha ripreso il cammino proprio da dove lo aveva interrotto: in Finlandia, e sul podio. Mica male.
Come in tanti si ricorderanno, alla fine lo slalom olimpico se lo aggiudicò Giuliano Razzoli. Ma domenica è stato un suo compagno di squadra, molto meno accreditato del reggiano, a far parlare di sé. Si tratta di Cristian Deville, che nella prima gara della stagione ha sorpreso tutti cogliendo uno straordinario quarto posto. E il 29enne trentino di Cavalese può anche rammaricarsi, perché a metà gara era addirittura secondo. Poco male, però, per uno che negli ultimi due anni aveva rischiato di “uscire dal giro” a causa di una serie infinita di infortuni. La salute gli è mancata, la tenacia mai. Così, dopo il quarto posto ottenuto nello slalom di Garmisch-Partenkirchen 2008, domenica Deville ha eguagliato il suo miglior risultato in carriera. Riprendere il cammino da dove lo si aveva lasciato: davvero niente male.