La varicella
“A scuola di mio figlio molti bambini stanno avendo la varicella. Mi hanno detto che esiste un vaccino, potrebbe darmi delle informazioni?”. La varicella in Italia rappresenta la più diffusa malattia dell’infanzia. È causata dal virus Varicella Zoster (Vzv) e si trasmette mediante contatto diretto per via aerea, con un’incubazione tra i 10 e i 21 giorni. È una malattia altamente contagiosa, con un tasso di trasmissione superiore al 95 per cento in caso di contatti intrafamiliari. Il bambino affetto da varicella è infettivo da 48 ore prima della comparsa del rasch e finché tutte le bolle non sono divenute croste. Una volta avuta la varicella, l’immunità dura tutta la vita, anche se nel 15 per cento della popolazione il virus si potrà talora “risvegliare” durante l’età adulta determinando la condizione nota come “Herpes Zoster” o “Fuoco di S. Antonio”. Nel nostro paese la malattia colpisce soprattutto i bambini nella fascia di età tra i 5 ed i 9 anni. Una quota di popolazione femminile (pari a circa il 15 per cento) di età superiore ai 16 anni risulta priva di anticorpi specifici anti-Vzv, ed è quindi a rischio di varicella in gravidanza, periodo in cui può risultare pericolosa per il nascituro, soprattutto se la madre si infetta nei primi tre mesi o poco prima del parto. La varicella è, in età infantile, una malattia tendenzialmente benigna, della durata di 7-14 giorni, che si manifesta generalmente con un rasch pruriginoso e vescicoloso, accompagnato a sintomi quali febbre, cefalea, dolori muscolari di variabile intensità. Le vescicole possono essere da poche decine a diverse centinaia, hanno una comparsa ad ondate successive, evolvono in croste in circa 4-7 giorni. Se ci si ammala da neonati o da adulti, o se si è affetti da patologie che abbassano le difese immunitarie, è invece più impegnativa, con frequenti complicanze o necessità di ospedalizzazione. In considerazione dei vantaggi nel rapporto costo/ benefici, da circa 7 anni è stato introdotto negli Usa il vaccino anti-varicella (ceppo Oka/Merck), che si è dimostrato estremamente efficace e privo di effetti collaterali significativi. In Italia questo vaccino è disponibile da circa 2 anni, ed attualmente è offerto gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale ai dodicenni (o comunque agli adulti) che non abbiano ancora avuto la varicella; per le altre fasce di età è invece possibile procurarselo acquistandolo in farmacia e facendolo somministrare dal pediatra o dal medico curante. Alcune regioni, quali la Sicilia (cui probabilmente si aggiungeranno altre a breve termine), hanno deciso di estendere l’offerta gratuita del vaccino all’intera popolazione, comprendendo anche i neonati dai 15 mesi di età. In caso di contagio con un soggetto ammalato (come mi sembra di capire sia la sua situazione) si può comunque praticare il vaccino entro le prime 48 ore, con ottime probabilità di non ammalarsi e di essere da quel momento protetti dalla varicella.