La tv ci sfida
«Rotto il televisore, ci stiamo chiedendo se sostituirlo. Cosa ci verrebbe a mancare se ne facessimo a meno?».
Francesca ‑ Roma
«Rotto il televisore, ci stiamo chiedendo se sostituirlo. Cosa ci verrebbe a mancare se ne facessimo a meno?».
Francesca ‑ Roma
Gli studiosi insegnano che i ruoli e le funzioni della televisione sono molti e si possono suddividere in due gruppi: strutturali e relazionali. I ruoli strutturali riguardano il semplice utilizzo del mezzo: la tv usata per creare un rumore di fondo mentre si svolgono attività di routine o per avere la sensazione che ci sia qualcuno mentre il bambino è a casa da solo. Se ci pensiamo la televisione regola gran parte delle attività quotidiane della famiglia come gli orari dei pasti e del riposo notturno. È quello che accade quando la mamma cerca di fare addormentare il bambino piccolo con una promessa: «Quando ti sveglierai dal sonnellino, sarà ora di vedere il tuo cartone animato preferito».
Le funzioni relazionali, invece, si concentrano sul ruolo della televisione nelle relazioni tra i membri della famiglia. Per esempio, la televisione può facilitare la comunicazione tra loro: per illustrare esperienze, emozioni od opinioni si può citare un personaggio o una scena della tv. Un evento visto in tv può aiutare il bambino a entrare nella conversazione, in quanto rappresenta un punto di riferimento comune per tutti i familiari. Vedere la televisione in famiglia può facilitare la conversazione, ma anche deprimerla a seconda delle circostanze; per esempio guardare la tv e concentrarsi su un programma consente anche di evitare l’interazione fra i vari membri. Gli esempi si potrebbero moltiplicare; è necessario che i genitori abbiano la consapevolezza che la tv ha molte più funzioni e molti più ruoli della semplice offerta di intrattenimento o di informazioni.
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