La stupenda ciclabile del Lago di Garda
Una scommessa già vinta in partenza. Un investimento notevole che porterà turismo e benefici economici e ambientali in tutta la zona intorno il lago di Garda. Cento milioni di euro per 140 chilometri in cinque anni: questa la sfida italiana per realizzare la pista ciclabile del lago di Garda, una delle più suggestive del vecchio continente che abbraccia tre regioni del nord: Lombardia, Veneto, Trentino.
Non solo ciclabile ma anche pedonale: nel progetto infatti il percorso è largo 2,5 metri per poter dare spazio anche ai pedoni.
Il progetto dal nome “Garda by Bike” punta innanzitutto sul turismo – soprattutto estero – grazie ai paesaggi mozzafiato dell’intera zona intorno il lago di Garda, ma ha anche l’obiettivo di collegare la zona con alcuni dei percorsi ciclopedonali esistenti sulle sponde del lago, nonché con la Ciclovia del Sole Eurovelo 7 a Lazise e la Ciclovia VenTo-dorsale cicloturistica del Po Eurovelo 8, per costruire quanto prima una rete ciclabile nazionale di oltre mille chilometri.
In occasione della Borsa Italiana del Turismo nel mese di novembre 2016 gli assessori al turismo di Lombardia, Trentino e Veneto hanno raggiunto un’intesa per il completamento della rete ciclabile del “Garda by Bike”, progetto condiviso dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
Il lago di Garda è meta ambita da tanti turisti ed è presa d’assalto anche da tanti sportivi essendoci in zona vari percorsi frequentati da ciclisti in mountain bike.
Il percorso sarà composto da tratti su scogliera attraverso strutture metalliche, ci saranno parti su passerella a sbalzo su muro esistente, a passerella a sbalzo su roccia, attraversamenti su ponti in muratura, passerella su galleria artificiale esistente, ponticelli su roccia, gallerie e scavo in roccia. Secondo Antonio Martinelli, assessore ai lavori pubblici di Limone sul Garda, che sta seguendo da vicino il progetto «Si avrà la sensazione di ‘camminare’ in biciletta sulle acque. Ci saranno alcuni punti panoramici stupendi, come per esempio Capo Reamol e il punto di confine tra la provincia di Brescia e di Trento, con promontori da dove si può ammirare tutto il lago».
Il progetto vuole anche mettere in rete le aree della riviera per permettere agli abitanti di spostarsi scegliendo la mobilità sostenibile, che siano bici elettriche o tradizionali oppure l’intermodalità con la macchina, il bus o il battello.
Oltre a regalare a turisti e residenti un panorama mozzafiato, la nuova pista ciclo-pedonale sarà anche bellissima da vedere: la pavimentazione sarà realizzata con un materiale simile al legno, ma resistente alle intemperie, e lungo tutto il tratto correrà una sottilissima barriera protettiva d’acciaio che avrà meno impatto visivo sul paesaggio.