La strada dei magi

Nel presepio visitano Gesù Bambino solo i pastori, esclusi dalla società, e i magi, misteriosi personaggi provenienti dell'Oriente. Entrambi appaiono e scompaiono dalla scena senza lasciare traccia. Soprattutto i magi. Una riflessione sulla ricorrenza dell'Epifania
Una strada di campagna in autunno

Solo due gruppi sono ammessi nel presepio a visitare e adorare il Salvatore: i pastori, esclusi dalla società, e i magi, misteriosi personaggi provenienti dell'Oriente. Entrambi appaiono e scompaiono dalla scena senza lasciare traccia. Soprattutto i magi. Senz'altro “pagani”, ma animati dall'ansia di cercare, dall'inquietudine, che li disinstalla dalla loro comodità, dalle loro certezze, per partire verso l'ignoto. Sono animati da una domanda piena di speranza: “Dov'è il re dei Giudei che è nato?”. Non si muovono nel vuoto, nel caso: la loro speranza è la carne di un bambino. Sanno che esiste, che  viene, che li attende, perché parla loro attraverso il brillare della “sua” stella. Non si muovono nel buio.

 

E troveranno. Un bambino e sua madre. Persone vive. I teologi di Erode sono rimasti bloccati davanti alla carta del libro, la parola letta non li ha portati all'incontro con la Parola viva. Sono rimasti a ripetere un testo per loro muto.

Alcuni pagani hanno saputo cogliere il senso del libro rimasto chiuso al cuore degli esperti della religione ufficiale.

 

L'Epifania è una festa che ci toglie la pace, a noi che manipoliamo con facilità la Parola e che rischiamo di farcela morire fra le mani. Che restiamo con gli occhi incollati sul libro e non alziamo il capo per guardare la stella, facendo dire al libro quello che sappiamo già, soffocando l'inquietudine.

 

Dobbiamo conservare in fondo al cuore un po' di “paganesimo”, per essere autenticamente cristiani, con l'insoddisfazione del non raggiunto totalmente, con lo stupore davanti al baluginare delle tante stelle che ammiccano sull'orizzonte della Chiesa e oltre, con la “grandissima” gioia di condividere con altri l'incontro con la carne del bambino, di qualunque colore essa sia.

I magi da Betlemme “per un'altra strada fecero ritorno al loro paese”. Quale è quella loro strada? E quale è la tua? 

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons