La sposa promessa

In uscita nelle sale, è da non perdere il film israeliano di Rama Burshtein. E per gli appassionati della saga "Twilight", Bella e Edward alle prese con una nuova avventura
La sposa promessa di Rama Burshtein

Mentre il Festival del cinema romano si avvia alla conclusione, nelle sale le uscite non mancano. La parte del leone ovviamente la fa Twilight, dove la fine della saga (ma finirà per davvero?) vede Bella e Edward, con l’amico Jacob, lottare per difendere la loro piccola, metà vampira e metà umana. Una lotta epica fra famiglie vampiresche sullo sfondo di vette innevate e foreste oscure, con megagalattici effetti speciali. Più per gli occhi che per il resto, perchè la storia è carina, ma molto molto semplice. Il cast è sempre lo stesso, ormai ciascuno sa bene quel che deve fare e la macchina da presa come e chi riprendere, e per quanto tempo. Una gran bella favola. Vedrete che continuerà. Di favole  non ce n’è mai abbastanza.

Divertimento assicurato  nell’americano 7 Psicopatici, con gente del calibro di Colin Farrell, Sam Rochwell, Christopher Walken (ricordate? È quello degli horror di culto), eccetera. C’è di tutto, il copione scorre  con qualche trovata non sempre esilarante, ma va bene per rilassarsi senza pretendere troppo.

E veniamo ai film di casa nostra in uscita. Si va dal pasoliniano Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi, dove i ragazzi di borgata ora sono i figli degli immigrati, come l’egiziano Alì, che non è proprio il massimo. Del resto, in casa sono dei duri e puri. Anche se storie simili non sono nuove, il film ha una sua sincerità e merita di essere visto.

A Venezia è stato applaudito, Acciaio di Stefano Mordini. Forse perchè Vittoria Puccini e Michele Riondino sono belli, famosi e piacciono a un certo pubblico anche in questa storia di operai a Piombino dalle tinte vagamente sociali e affettive. Ma non si vola mai alto. È il dramma (si può dire?) di tanto cinema nostrano, oggi.

Molto bello e da non perdere invece La sposa promessa di Rama Burshtein, film israeliano su una storia familiare che vede la difficile scelta fra cuore e dettami di un ambiente ebreo ortodosso. Pulito, toccante nei sentimenti e vero, è un piccolo gioiello già presentato a Venezia.

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