La speranza è dei ragazzi
Torniamo a parlare di un “magic film”, tratta dal romanzo per bambini La pendola magica di John Bellairs, cioè de Il mistero della casa nel tempo di Eli Roth che nel 2002 ha già raccontato in Cabin Fever una storia orrorifica di cinque giovani in uno chalet di montagna. Nel film in questione, di horrror ce ne sarebbe – e qualche punta non manca -, ma in verità il film sembra alludere a qualcos’altro, a ben vedere. La storia è semplice: nel 1955 il ragazzino Lewis, orfano, va a vivere con l’eccentrico zio Jonathan in un casa stravagante e paurosa, ai bordi della cittadina di New Zebedee in Michigan. Lo zio è amico di una vicina di casa, Florence, che è una maga come lo zio, ma molto più potente, perché lui è un confusionario. Il ragazzino scopre una casa abitata da presenze strane, da stanze segrete e da zone che lo zio gli vieta assolutamente di esplorare. Inoltre, la presenza di orologi grandi e piccoli che scandiscono il tempo, suona inquietante. Ovvio, il ragazzino fa il contrario di quello che gli dice lo zio, esplora ciò che non deve vedere, e succedono i disastri: si scatena il male.
Lewis è anche ingenuo e racconta ad un amico a scuola ciò che succede in casa, col risultato di liberare i”cattivi” che al suono di un immenso orologio vogliono distruggere lui e il mondo. I maghi adulti ci provano a resistere in una battaglia sorridente ed epica allo stesso tempo – efficaci gli effetti speciali – ma è lui, il ragazzo, che scopre dentro di sé la sua vera strada: quella che accende la speranza che il male venga sconfitto. Lewis è un mago anche lui, basta che creda al suo dono.
Scorre con molte sorprese il film dove brillano Cate Blanchett dagli occhi di ghiaccio ma con inflessioni materne e Jack Black, uno zio pasticcione e buono: una coppia stravagante ed affiatata che fa sorridere delle trovate fantasiose in un racconto equilibrato, senza sangue e spilli, con qualche sussulto, ben dosato tra brivido e humour, libero da troppo zucchero e troppo horror. Svela così che il mondo della magia – la saga del maghetto Harry Potter ha fatto scuola – possiede parecchi codici di ingresso e di interpretazione, ed è divertente: si può entrare ed essere felici. Il motore di tutto è il ragazzo Lewis che vive la speranza coraggiosa di chi ha tutto da scoprire nella vita ed anche se un po’si spaventa, alla fine riesce ad affrontare l’ignoto e l’infinito, perché è, come i ragazzi, un ottimista. Che fa felice anche l ozio e la maga Cate Blanchett: la sua nuova famiglia. Un ottimismo che fa bene a piccoli e grandi.