La solitudine di un vedovo
Mia moglie è morta circa un anno fa e sono rimasto da solo con due figli. Non so quale strada prendere per il futuro: risposarmi? La solitudine mi fa paura…. Claudio – Reggio Calabria Quando nella coppia entra con violenza il distacco della morte, specialmente se si è ancora giovani, si è presi da un forte senso di frustrazione, che sembra togliere significato alla vita: progetti interrotti, promesse non compiute, solitudine difficile da colmare. Quando poi ci sono dei figli, tutto diventa più complicato: nuove incombenze, nuove abitudini, nuovi rapporti da inventare. All’inizio, quando il ricordo della persona amata è ancora palpitante, si ha l’impressione che sia facile andare avanti da soli, ma pian piano il vuoto affettivo, la mancanza dell’intimità sperimentata, ci rendono più sensibili anche al più piccolo gesto di affetto, aprendo a volte il cuore a nuove impreviste relazioni affettive. Alcuni decidono, nonostante tutto, di rimanere da soli, coscienti che quel legame bello, profondo, costruito nel tempo, vero serbatoio di luce, sempre attivo aldilà della separazione, continuerà a portare i suoi frutti, ad arricchire la vita della famiglia. In certi casi può essere importante risposarsi, senza per questo pensare di offendere la memoria della precedente sposa. Tuttavia occorre saper attendere. Prima di tutto perché, sotto la spinta della solitudine, si può fare una scelta non ben ponderata: un matrimonio, anche se è il secondo, è sempre per tutta la vita. Bisogna, inoltre, dare ai figli la possibilità di adattarsi alla perdita della mamma, di elaborare il lutto; solo dopo possono adattarsi ad una nuova presenza accanto al papà. Occorre, quindi, tempo, pazienza e tanta delicatezza. Inoltre col precedente matrimonio tu sei entrato a far parte di una nuova famiglia, quella di tua moglie. Bisogna tener conto anche della sensibilità dei suoi parenti; una decisione troppo affrettata potrebbe farli sentire traditi nei loro affetti più cari. Ci rendiamo conto che tutto ciò non è facile. Il segreto sta nel non guardare solo alle tue pur giuste esigenze, ma anche a quelle degli altri che in modo diverso hanno condiviso con te la stessa perdita.Nel rapporto con tua moglie hai certamente appreso l’arte non sempre facile di amare e hai sperimentato che l’amore non coincide solo col sentimento; sarà proprio questo amore che ti farà meglio capire e orientarti nelle tue eventuali scelte per una nuova sposa, che non viene a sostituire la mamma, ma solo ad aiutare il papà a svolgere meglio il suo compito. mr.scotto@cittanuova.it