La sociologia relazionale: una prospettiva sulla distinzione umano/non umano nelle scienze sociali

L’autore espone, in grande sintesi, il senso dell’approccio relazionale nelle scienze sociali, nella versione del realismocritico da lui proposto. Tale approccio parte dalla constatazione che la società contemporanea è  caratterizzata da un progressivo distanziamento fra l’umano e il sociale e che, di conseguenza, il sociale non è più
percepito come il luogo dove abiti l’umano. L’umano si trova altrove rispetto a ciò che costituisce il tessuto sociale degli incontri che stanno fra i soggetti agenti: sta negli stati interiori degli individui oppure in rappresentazioni o fantasie collettive. Di fronte a tale esito storico, l’autore sostiene che occorre elaborare un nuovo paradigma teorico che connetta fra loro l’umano e il sociale, da un lato assumendo la loro crescente differenziazione, e dall’altro cercando una teoria sociale e applicazioni pratiche che portino a un livello più elevato la loro reciproca integrazione. Nella parte critica il saggio sottolinea le profonde ambiguità che hanno
Scienze sociali, relazionalitàcaratterizzato il pensiero del Novecento e la necessità di superare i riduzionismi, le contraddizioni e i dilemmi che abbiamo ereditato dalle scienze sociali moderne. Nella parte ricostruttiva viene delineato un quadro concettuale volto a definire ciò che vi è di umano nel sociale in chiave relazionale, nell’orizzonte della società in via di globalizzazione.

 

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