La Sindone in mondovisione

Sabato Santo da Torino l’evento sarà trasmesso in televisione da Rai1. Dal vivo parteciperanno solo malati e poveri, assieme all'arcivescovo Nosiglia. Un messaggio anche da Papa Francesco
Sindone - folla

Sabato 30 marzo avrà luogo l’ostensione televisiva del Sacro Telo. Un avvenimento che, attraverso la trasmissione “A sua immagine”, di Rai Uno, sarà seguito in mondovisione tra le 17,10 e le 18,40. Nel pomeriggio del 30 marzo, la Sindone sarà estratta dalla teca e esposta alla venerazione dei fedeli-telespettatori nel corso di una liturgia della Parola presieduta dall’arcivescovo Cesare Nosiglia. Nella Cattedrale di Torino saranno presenti soltanto 300 malati (tra i quali anche persone colpite da Sla) e disabili, i loro accompagnatori e 30 giovani.

Anche Papa Francesco sarà presente con un messaggio videoregistrato. “Si tratta di un messaggio di intenso spessore spirituale – ha detto l’arcivescovo Nosiglia -, che accompagnerà i numerosi malati e sofferenti che saranno in cattedrale o nelle case e negli ospedali, e quanti altri contempleranno la Sindone, a non perdere la speranza nell’amore di Dio che si compie nella morte e risurrezione del Signore”.

E poi ha aggiunto che quello del Pontefice è “un gesto di benevolenza verso la diocesi di Torino che custodisce la Sindone. L’Ostensione in un giorno così speciale com’è il Sabato Santo, vuole significare che la Sindone, pur non essendo materia di fede, rappresenta una testimonianza importantissima della Passione e risurrezione del Signore. È una piccola sfida, questa Ostensione, perché alle logiche dello spettacolo abbiamo preferito quelle del contenuto: speriamo che la televisione aiuti il pubblico ad entrare nel mistero della Pasqua". 

Già Benedetto XVI, nella visita alla Sindone nel maggio del 2010, definì il Telo “Icona del Sabato santo”. L’arcivescovo di Torino aveva sottolineato che “Il silenzio che avvolge il Sabato santo è lo stesso silenzio in cui si trova la Sindone. Quel volto dell’Uomo dei dolori richiama il buio della morte ma anche lascia intravedere la luce della vita che da questa morte scaturisce per tutti gli uomini”.

Nosiglia ha annunciato anche altre iniziative di forte valore spirituale e sociale: la lavanda dei piedi a sei volontari al servizio dei poveri e a sei poveri durante la messa “nella Cena del Signore”, giovedì sera. La Via Crucis dedicata alla sofferenza per la mancanza di lavoro nel corso della quale disoccupati, sindacalisti, imprenditori porteranno testimonianze nelle diverse “stazioni” con la croce portata da giovani che non trovano lavoro. Il giorno di Pasqua, l’arcivescovo inviterà a pranzo in episcopio alcuni poveri come già è successo a Natale.

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