La “Signora in giallo” ci ha lasciati

È scomparsa a 96 anni Angela Lansbury, nota come la Signora in giallo, per il noto personaggio televisivo ricoperto per anni di Jessica Fletcher.
Angela Lansbury, foto Ap.

«Se n’è andata la signora Fletcher!». «Ma chi, la signora in giallo?». «Proprio lei». «Dai, mi dispiace». «Anche a me, seppure fosse molto anziana». «Beh, si, aveva 96 anni, ma anche un viso senza tempo». «E comunque, vuoi o non vuoi, ci ha fatto compagnia per tanti anni». Ecco, questo, più o meno, può essere stato il dialogo tra due persone comuni, in Italia, ieri mattina: un breve intercalare tra tanti pensieri e problemi più seri, purtroppo.

Un saluto affettuoso a un personaggio delicatamente iconico, a una donna in gamba che ha accompagnato a modo suo, discretamente, e insieme costantemente, con la sua sigla inconfondibile e gradevole, coi suoi impeccabili tailleurs e le sue brillanti intuizioni, le nostre vite dalla fine degli anni Ottanta. Una carezza di parole a quel viso armonico ed elegante, ma anche familiare, alla sua verve e alla sua intelligenza saltate fuori dallo schermo per anni.

Che poi, la signora Fletcher – Jessica per l’esattezza, scrittrice detective per passione in una cittadina immaginaria del Maine, in America, protagonista di oltre 250 puntate di una serie a dir poco fortunata, e di quattro tv movie a corollario, si chiamerebbe, anzi si chiamava, Angela Lansbury, e ad alti livelli aveva recitato sin da ragazza, calcando i set di Hollywood al pari delle tavole di Broadway, dopo essere fuggita giovanissima dall’Inghilterra per la guerra.

Figlia d’arte, aveva ottenuto un mucchio di nominationi agli Emmy, vincendo ben sei Golden Globe e cinque Tony Awards (a teatro), oltre all’Oscar alla carriera nel 2014 dopo tre candidature per miglior attrice non protagonista. Se in tv ha fatto il giro del mondo, infatti, facendo da apripista a molte serie successive, partendo a sua volta dall’eredità di Agata Christie, al cinema Angela Lansbury ha lavorato coi grandi, attori e registi: in Gaslight, a soli 19 anni, a fianco di Ingrid Bergman sotto la direzione di George Cukor; in Lo stato dell’Unione diretta da Frank Capra in mezzo a Spencer Tracy e Catherine Hepburn; in Sansone e Dalila per Cecil B. De Mille, in Come sposare un figlia per Vincente Minnelli.

E poi per Jonh Frankenheimer, Michael Curtiz, Robert Stevens, tra gli altri. Un viaggio lungo, dunque, nel cinema e a teatro, in televisione e nella vita. Ricco e variegato, eterogeneo, ma se quando ci capiterà di incontrarla nuovamente in qualche vecchio film in bianco e nero, dovessimo avvertire in sottofondo, nostalgicamente e dolcemente, quel pianoforte pimpante e allegro, insieme al rumore dei tasti della sua macchina da scrivere, non spaventiamoci, anzi: sarà il ricordo piacevole della mitica Signora in giallo, un po’ detective e un po’ zia, pezzo di costume e piccolo, dolce frammento della nostra playlist audiovisiva.

__

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre rivistei corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it

__

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons