La rinascita di Caroline

Il Masters femminile, vinto da Serena Williams, ha sancito il ritorno ad alti livelli della tennista danese Wozniacki, capace di superare un momento personale davvero complicato
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Caroline Wozniacki, ventiquattrenne tennista ex numero uno del mondo, ha appena portato a termine un anno agonistico molto particolare. Lo ha fatto nella maniera migliore, disputando un ottimo Masters, l’ultimo torneo stagionale di alto livello che a Singapore ha visto sfidarsi le prime otto tenniste del circuito internazionale. Alla fine, tanto per cambiare, ha vinto ancora una volta Serena Williams (quinto successo per lei in questo importante torneo!), ma Caroline in semifinale è andata davvero a un passo dalla vittoria contro la fortissima statunitense. E’ mancato solo un pizzico di fortuna nel tie-break finale, che la danese conduceva per 4-1, ma questa sconfitta (la decima in undici sfide contro la Williams) nulla toglie al grande torneo disputato dalla Wozniacki.

Un torneo dove Caroline ha espresso un tennis di altissima qualità, che le ha permesso di battere atlete del calibro di Maria Sharapova (numero 2 del mondo), di Agnieszka Radwanska (n. 6) e di Petra Kvitova (n. 3), prima di cedere d’un soffio difronte a sua maestà Williams. E pensare che lei questo torneo non doveva neanche giocarlo, essendo ufficialmente classificata come la numero nove del ranking mondiale, ma l’improvviso ritiro dal tennis della cinese Na Li, avvenuto nello scorso mese di settembre, le ha “regalato” all’ultimo minuto il diritto di partecipare. Sono arrivate così una dietro l’altra una serie di prestazioni molto convincenti, e sono arrivate proprio dopo un anno caratterizzato da un’alternarsi di sensazioni contrastanti legate soprattutto alla sua vita al di fuori dai campi da gioco.

Caroline, per chi non è proprio appassionato di tennis, è una ragazza danese nata da genitori polacchi che nell’ottobre del 2010, appena ventenne, è diventata la numero uno del mondo, posizione occupata successivamente per ben sessantasette settimane grazie ad un paio di stagioni disputate ad altissimi livelli.

Considerata una giocatrice molto difensiva, la Wozniacki ha fatto della solidità mentale una delle principali caratteristiche che le hanno permesso di vincere, nel giro di poco tempo, ben diciotto tornei del circuito maggiore del tennis femminile. Poi, dal 2011, questa ragazza ha iniziato ad avere una certa notorietà anche oltre l’ambito tennistico, soprattutto per il legame instaurato con il forte giocatore di golf nordirlandese Rory Mcllroy, con il quale ha formato una delle coppie più chiacchierate dell’intero star system sportivo mondiale.

Nel frattempo, la carriera della tennista danese è proseguita nel 2012 e nel 2013 sempre a buoni livelli, ma con qualche alto e basso di troppo (“solo” tre tornei vinti per lei in quei due anni), risultati altalenanti che l’hanno portata gradualmente a perdere posizioni nelle gerarchie mondiali fino a scendere, al termine della scorsa stagione, al decimo posto. Poi, a inizio di quest’anno, Caroline ha annunciato il matrimonio con Mcllroy, comunicando anche la scelta di una damigella d’onore davvero speciale: Serena Williams, la leader assoluta del tennis femminile degli ultimi dieci anni, e sua cara amica.

A maggio però, pochi mesi prima dell’annunciato matrimonio, e a inviti per la celebrazione già spediti, Rory l’ha lasciata improvvisamente. La Wozniacki è rimasta totalmente “spiazzata” dalla decisione del suo ex compagno e, come da lei stesso raccontato recentemente, è caduta in uno stato depressivo che non poteva non avere come conseguenza anche un inevitabile peggioramento dei risultati ottenuti sul campo.

«Quando finisce un amore, così com’è finito il mio, senza una ragione né un motivo, senza niente… ti senti un nodo nella gola, ti senti un buco nello stomaco, ti senti un vuoto nella testa e non capisci niente». Probabilmente, le emozioni che Riccardo Cocciante ha quasi urlato in una delle sue canzoni più conosciute, possono darci un’idea di quello che deve aver provato realmente questa giovane ragazza. E si sa che se la testa è “impegnata” in altro, anche lo sportivo più bravo deve necessariamente cedere il passo.

Fortunatamente però, proprio quando sembrava che tutto intorno a lei si stesse sgretolando, Caroline si è “ribellata” a questo momento davvero difficile. «Moralmente sono stata davvero male, il mio gioco ne ha risentito, ma alla fine ho capito che ero io che dovevo trovare dentro di me la forza per reagire», ha spiegato ai cronisti che le chiedevano di raccontare la “resurrezione” tennistica di cui si è resa protagonista a partire da metà luglio in poi.

In poco tempo, infatti, la Wozniacki ha messo in atto un vero e proprio cambio di marcia. Ha vinto l’Istanbul Cup a fine luglio, ha raggiunto la semifinale nei tornei di Montreal e di Cincinnati (battuta in entrambe le circostanze dalla solita Williams), oltre che in quello di Wuhan, ha disputato la finale agli US Open e a Tokyo, prima di esibire un gran tennis nel Masters giocato la scorsa settimana.

Torneo in cui la danese ha dimostrato di essere tornata ormai a giocare alla pari con ogni avversaria, compresa la numero uno del mondo, ma ha dimostrato al tempo stesso, almeno a quelli che conoscono le sue recenti vicissitudini sentimentali, che con la forza di volontà si può riuscire a ripartire anche dopo un momento complicato.

Marco Catapano

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