La ragazza rom
Mentre sono a messa prima di andare all’università, ripenso a un immigrato in cui mi ero imbattuta poco prima al semaforo senza però dargli importanza perché andavo di fretta. All’uscita dalla chiesa, ecco l’occasione per “recuperare”: una ragazza rom con la sua bambina chiede l’elemosina. Mi fermo e cerco di capire di cosa ha bisogno; lei mi spiega che non riesce a preparare il latte per la piccola. Vado nel bar più vicino, diluisco il latte con l’acqua, seguo le istruzioni e torno da lei, che mi ha aspettato. L’ascolto, mi faccio carico dei suoi problemi e le do appuntamento per l’indomani davanti alla stessa chiesa. Più tardi, a casa, parlo di lei alla mamma: è assistente sociale, mi dà le possibilità di aiuto per quella giovane donna. Ora è tardi per la lezione all’università, per cui sono costretta a cambiare programma, ma in compenso mi sento più leggera. Mi tornano in mente le parole: «Ogni volta che avrete fatto queste cose…». Una volta di più ho compreso l’importanza di mettersi al servizio di chi ha bisogno, con la gioia che ne deriva.
Chiara – Italia
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