La questione nord-irlandese I
I profili storici
Nell’ambito dei nuovi confini geopolitici dell’Unione Europea, l’Irlanda del Nord e l’isola di Cipro rappresentano le uniche due entità territoriali oggetto di storiche controversie tra Stati che rivendicano su di esse la loro piena sovranità. L’attuale configurazione territoriale e politico-religiosa delle sei contee situate a nord-est dell’Irlanda (Antrim, Down, Fermanagh, Tyrone, Derry, Armagh) trova le sue premesse storiche nella massiccia e sistematica
Plantation di coloni angloscozzesi, promossa dalla monarchia inglese nei primi quarant’anni del XVII secolo. A partire da questo evento, l’intera vicenda dell’isola appare segnata da una lunga catena di episodi insurrezionali, organizzati dalle popolazioni autoctone contro la dominazione britannica. Il lento processo che conduce alla formazione di una coscienza nazionale irlandese raggiunge il suo apice nella Easter Rising del 1916. Il 23 dicembre 1920, il Government of Ireland Act, un provvedimento legislativo approvato unilateralmente dal Parlamento inglese, stabilisce la divisione dell’isola in due parti. Le sorti delle sei contee dell’Irlanda del Nord vengono separate dalle restanti ventisei contee che formano il territorio dell’attuale Repubblica d’Irlanda.
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