La quattordicesima dei pensionati Inps
Il mese di luglio, per tantissimi pensionati – Inps aventi diritto, è un mese felice poiché in attesa della famosa quattordicesima. Da recenti dati forniti dall’Istituto di previdenza, sembra infatti che in queste mese ne saranno erogate per un ammontare superiore ai tre milioni, mentre nel mese di settembre saranno percepita da altri 48.000 pensionati. La 14ma viene attribuita d’ufficio dall’Inps, senza presentazione di alcuna domanda, in presenza di tutti gli elementi necessari per la verifica reddituale di ammissione al beneficio. Tale modalità consente una forte semplificazione nell’erogazione dell’emolumento, consentendo nel contempo una maggiore tempestività. Vediamo meglio come funziona.
Cosa è
È una somma aggiuntiva alla pensione corrisposta dall’Inps a luglio o a dicembre di ogni anno e fu introdotta dall’articolo 5 del decreto legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito con modificazioni nella legge 3 agosto 2007, n. 127.
Chi ne ha diritto
La quattordicesima spetta ai pensionati di almeno 64 anni che hanno un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016 e fino a 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti dal 2017.
Come funziona
La legge di bilancio 2017 ha esteso il diritto alla somma aggiuntiva, nella misura prevista fino all’anno prima, a coloro che hanno un reddito compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD). Inoltre è stato incrementato l’importo della somma aggiuntiva spettante a coloro che hanno un reddito complessivo pari o inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo annuo del FPLD.
A quanto ammonta
La misura della somma aggiuntiva è indicata nelle seguenti tabelle:
Fino a 1,5 volte il trattamento minimo (per il 2018 9.894,69 euro) | ||||||
Anni di contribuzione per lavoratori dipendenti | Anni di contribuzione per lavoratori autonomi | Somma aggiuntiva fino al 2016 | Somma aggiuntiva dal 2017 | Aumento | ||
Fino a 15 | Fino a 18 | 336 euro | 437 euro | 101 | ||
Oltre 15 fino a 25 | Oltre 18 fino a 28 | 420 euro | 546 euro | 126 | ||
Oltre 25 | Oltre 28 | 504 euro | 655 euro | 155 | ||
Da 1,5 volte a 2 volte il trattamento minimo (per il 2018 da 9.894,70 euro a 13.192,92 euro) |
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Anni di contribuzione per lavoratori dipendenti | Anni di contribuzione per lavoratori autonomi | Somma aggiuntiva dal 2017 | ||||
Fino a 15 | Fino a 18 | 336 euro | ||||
Oltre 15 fino a 25 | Oltre 18 fino a 28 | 420 euro | ||||
Oltre 25 | Oltre 28 | 504 euro | ||||
Il pagamento viene effettuato d’ufficio per i pensionati di tutte le gestioni sulla base dei redditi degli anni precedenti. Per coloro che perfezionano i prescritti requisiti entro il 31 luglio dell’anno di riferimento, la prestazione viene liquidata sulla rata pensionistica di luglio. Invece, per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto in poi, la corresponsione è effettuata con una successiva elaborazione sulla rata di dicembre dell’anno di riferimento.
La quattordicesima viene riconosciuta in via provvisoria in presenza delle condizioni prescritte dalla legge, e viene successivamente verificata sulla base dei redditi consuntivi non appena disponibili.
L’Inps tra l’altro mette a disposizione un servizio online per la consultazione del cedolino che comprende anche la quattordicesima
Cosa fare se non si riceve
A settembre 2018 saranno corrisposte d’ufficio ulteriori 48.000 quattordicesime: gli interessati riceveranno a breve la comunicazione. Per le posizioni dei pensionati prive di notizie reddituali successive all’anno 2013 non sarà possibile attribuire d’ufficio il beneficio. Qualora un pensionato ritenga di avere diritto al beneficio e non sia stato raggiunto da queste elaborazioni d’ufficio, potrà presentare domanda di ricostituzione ed attivare la procedura per ottenerla.