La Quaresima 2.0
Scordatevi i – noiosi, diciamocelo – sussidi che vi propinavano al catechismo: ormai anche la Quaresima è sbarcata sul web, come avrebbe potuto testimoniare il giorno delle ceneri qualsiasi frequentatore di social network. Post che auguravano una buona Quaresima, suggerivano meditazioni, gente che sostituiva la foto del proprio profilo con quella di una croce o di una manciata di cenere: il cammino di preparazione alla Pasqua è iniziato anche così.
C’erano una volta, appunto, i sussidi: non sono spariti, ma si sono trasferiti su web. Diverse diocesi e centri religiosi rendono disponibili sui loro siti meditazioni per ogni giorno di Quaresima, visionabili o scaricabili, con attività e spunti di riflessione. Ma se in Italia abbiamo perlopiù trasferito in digitale ciò che una volta era cartaceo – con tanto di Parola di Dio in mp3 delle Paoline –, all’estero sfruttano le possibilità specifiche offerte dalla Rete. Spexblog.com (che sta per spiritual exercises, esercizi spirituali) posta ogni mattina – fresca fresca, non la potete vedere il giorno prima, non si bara – una riflessione di stile ignaziano: si parte con un testo della Scrittura, segue un commento e alcune domande a cui rispondere, lasciando, se si desidera, i propri pensieri sul forum. Ovviamente, basta un click per condividere su Facebook con gli amici. Su YouTube c’è Lent 2012 (Quaresima 2012), un canale dedicato ai video quaresimali di Cafod Tv: offre spunti di riflessione quanto mai attuali, come le immagini di bambini che soffrono la sete in Africa per invitare a “digiunare” dallo spreco di questa risorsa. A dire il vero, i calendari quaresimali, con un’azione al giorno per uno stile di vita più sostenibile – dal sostituire le lampadine tradizionali con quelle a basso consumo, al ricordarsi di chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti –, circolano in Rete già da tempo: e anche il consumo critico ne è parte integrante, con inviti a non acquistare alcuni prodotti o ad astenersi dallo shopping domenicale.
Un altro mondo è quello dei blog: tanti condividono sulle loro pagine riflessioni sul tema e raccontano agli amici come stanno vivendo questo periodo. Amanda, ad esempio, espone i suoi propositi quaresimali – rinunciare ai dolci sostituendoli con la “dolcezza della preghiera”, usare l’ascensore per ridurre il proprio impatto ambientale e concentrarsi su una virtù diversa per ogni giorno della settimana –, mentre Chris prende come impegno il «non ascoltare la radio mentre guido, per fare più attenzione alle meraviglie del creato» (e anche alla strada, ci permettiamo di aggiungere). Un punto di incontro è Lenten blog tour: un sito che raccoglie le meditazioni di 41 blogger, che si sono divisi i giorni di Quaresima in modo da coprire tutto il periodo, e dove è possibile lasciare commenti.
Si sa poi che la Quaresima, ahimè, è tempo di rinunce alimentari: ma niente paura, il sito Cooking Lent (cucinare la Quaresima) propone gustose ricette “politicamente corrette”, dal brodo in salsa bianca allo stufato vegetale. Fasting for Lent (digiunare per la Quaresima) suggerisce anche altre cose da cui digiunare, dal controllo compulsivo delle email – predisponendo una risposta automatica – ad alcune persone, divertimenti o situazioni che potrebbero “distogliere” da questo percorso. Però i giovani preferiscono vedere la preparazione alla Pasqua, più che come una rinuncia “passiva”, come un “processo attivo”: così sempre Fasting for Lent propone di prendersi un giorno alla settimana per sé stessi e meditare; oppure un post molto in voga su Facebook “traduce” all’affermativo alcune tipiche frasi “negative” della Quaresima, dal «non dire parole offensive» al «riempiti la bocca di frasi che sanano».
Forse a volte la cornice potrà un po’ soffocare il quadro: difficile proporsi di digiunare dall’uso eccessivo di Internet se poi si passa il tempo a “bloggare” sulla Quaresima. Certo è che i frequentatori della Rete stanno scoprendo una maniera nuova, e speriamo efficace, di prepararsi alla Pasqua. Insieme.