La pubblica felicità e la misurazione del benessere
We are currently witnessing an important debate about the need, felt by significant players in civil society, to find something better than GDP as an indicator of national well-being. Some scholars and politicians, furthermore, suggest these new indicators of well-being are to be found in new technologies for measuring subjective happiness, new indicators that ought to accompany or substitute the present measure of GDP or other objective indicators. This article shows that the topic of well-being or happiness has a long history, because it has characterized the entire Italian tradition with regard to civil economy. In the second part, it looks more more closely at the limitations of GDP and at some of the challenges faced by the need for new indicators.
Si assiste oggi ad un importante dibattito attorno al bisogno, avvertito da significative componenti della società civile, di un superamento del PIL (Prodotto Interno Lordo) come indicatore di benessere delle nazioni. Alcuni studiosi (Sen, Fitoussi, Stiglitz) e politici (Sarkozi, Cameron, Giovannini), poi, stanno indicando questi nuovi indicatore di benessere nelle nuove tecniche di misurazione della felicità soggettiva, nuovi indicatori che dovrebbero affiancare, o sostituire, l’attuale Pil e gli altri indicatori oggettivi. La Francia, poi l’Inghilterra e ora anche l’Italia hanno così lanciato progetti tesi a misurare direttamente il benessere soggettivo dei cittadini, sulla base dell’ipotesi, orami suffragata da un’ampia evidenza empirica, che in un mondo post-moderno gli indicatori oggettivi di benessere non sono più sufficienti per esprimere lo star-bene della gente, che dipende sempre più da elementi non monetari quali la qualità dell’ambiente naturale dei beni relazionali.
In questo testo vedremo che il tema del benessere o della felicità è molto antico, e ha caratterizzato l’intera tradizione italiana dell’Economia civile. Nella seconda parte, poi, ci soffermeremo sui limiti del Pil e su alcune sfide legate al bisogno di nuovi indicatori.
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