La psicologia umana del Verbo incarnato
Nel rispetto del mistero della teantropia si tenta un approccio alla comprensione della psicologia di Gesù che tenga conto dell' approfondimento dei concetti di natura, persona, personalità, volontà, coscienza e affettività, ma sopratutto dell'inconscio, maturati dalla psicologia contemporanea. In particolare, la psicologia del profondo junghiana cerca di capire come Gesù sia l'uomo pienamente realizzato, l'uomo che ha integrato l'inconscio nella coscienza, proprio nel grido di abbandono sulla Croce seguito dall'atto di consegna di sé al Padre. Getta luce su tutto la lettura della congiunzione delle due nature nella Persona del Verbo nel loro reciproco e scambievole donarsi: la kenosi del divino, che però per questo è pienamente se stesso, Amore; e l'apertura, anch'essa kenotica, dell'umano, in cui è accolto Dio senza che venga cancellata la realtà della creatura, che anzi ne è potenziata. Il perdere per avere, l'annullarsi per essere, è d'altra parte una scoperta della psicologia moderna.