La prima festa della beata Chiara Luce

In centinaia hanno partecipato alle celebrazioni che si sono svolte a Sassello per la prima festa liturgica della giovane Badano.
Prima festa liturgica per Chiara Luce Badano

All’ingresso dell’abitato di Sassello da qualche giorno fa bella mostra di sé un cartello: «Paese della beata Chiara Luce Badano», apposto in occasione del 29 di ottobre, giorno della festa liturgica della giovane compaesana. Tante sono state le persone arrivate dall’Italia e dall’estero che, guidate dalle immagini di Chiara poste lungo le vie del paese, hanno partecipato alla celebrazione.

Più di 200 i presenti alle 15.30 nel teatro comunale per la proiezione del video sulla vita di Chiara e la presentazione libro Dai tetti in giù di Franz Coriasco. «Sono stato graziato per aver avuto la possibilità di scrivere qualcosa su di lei –  ha commentato l’autore  -. La cosa più bella che mi ha donato Chiaretta è stata la verità: lei diceva sempre ciò che aveva nel cuore». Racconta il sindaco Paolo Badano: «Grazie all’esempio di Chiara Luce è nata la preghiera del sindaco, scritta insieme ad altri primi cittadini».

 

Su invito dei genitori di Chiara una decina di persone ha preso spontaneamente la parola, raccontando le esperienze vissute dopo il 25 settembre, giorno della beatificazione. «Non ero amico intimo di Chiara – dice Danilo, di Sassello -. Durante il periodo della sua malattia ero a Genova e spesso mi raccontavano del modo in cui Chiara la viveva. Non ho mai avuto il coraggio di andare a trovarla e per questo sentivo di essermi perso qualcosa di importante. In parte credo di averlo ritrovato andando alla beatificazione».  

 

Alle 18.00  la messa è stata celebrata dal vescovo della diocesi di Acqui, mons. Piergiorgio Macchiardi, nella chiesa della SS. Trinità alla presenza di quasi quattrocento persone, dei genitori di Chiara Luce, di mons. Maritano, che ha avviato il processo di beatificazione, e della vice-postulatrice Mariagrazia Magrini. «Questa celebrazione avviene in concomitanza con altre migliaia di funzioni che si stanno svolgendo in tutto il mondo – ha ricordato Giancarlo Faletti, co-presidente del Movimento dei focolari -.  Ma il  “titolare” di questa storia è Dio, è lui che ha trionfato nella vita di Chiara».

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