La posta del direttore
EFFETTO SERRA E COSCIENZA ECOLOGICA “Il caldo sahariano dei mesi scorsi manifesta i sintomi di un inarrestabile effetto serra. Il clima, per i prossimi anni, stando a quanto riferiscono accreditati centri di meteorologia sarà ancora infuocato. Quindi non si tratta di ciclici mutamenti meteorologici. Io credo, che il pianeta si avvii verso la tropicalizzazione. “Della questione si è interessata anche l’Onu (che ora sembra risvegliarsi dal lungo torpore in cui era precipitata), ma con risultati poco incoraggianti. “Trovo altresì ingiustificabile che taluni capi di stato desertino summit sullo sviluppo sostenibile, vedi Johannesburg, mentre altri paesi si rifiutano siglare protocolli come quello di Kyoto sulla riduzione di emissioni inquinanti. “Se non riusciamo a salvare questa Terra, la vita che consegneremo alle future generazioni non potrà che essere angosciante e inquietante”. Franco Petraglia Cervinara (Av) Il suo lamento non è certo primo e purtroppo non sarà l’ultimo su questo tono. Da parte nostra ne parliamo spesso e pure su questo numero torniamo sull’argomento con una nostra corrispondenza da Mosca a proposito del rifiuto di Putin a firmare il Protocollo di Kyoto. Ma già gli Stati Uniti hanno dato il cattivo esempio. Certo, l’emissione eccessiva dei gas-serra, anche se non rappresenta l’unico fattore determinante il surriscaldamento del pianeta, che è ciclico, lo aggrava. E ciò basta a definire sconsiderato e folle proseguire in questa direzione.Tuttavia, mentre persiste l’egoismo di molti, va crescendo un po’ ovunque una nuova coscienza ecologica. E ciò fa bene sperare. ANCHE L’EURO HA LE SUE COLPE “A proposito del rincaro dei prezzi di cui avete parlato di recente, mi pare che, oltre ai problemi stagionali che quest’anno sono stati così pesanti per l’economia agricola e per le nostre tasche, in Italia si sia fatto ben poco per contenere i rincari causati dall’introduzione dell’euro. “Infatti, molto spesso l’acquirente è indotto erroneamente ad equiparare la nuova e la vecchia unità, come se un euro valesse mille e non quasi duemila lire. I rincari furono subito generali e gravarono su quasi tutti i prodotti al dettaglio. Ovviamente così non è stato per i prezzi all’ingrosso, dove sui grandi quantitativi, gli arrotondamenti sono irrilevanti. “Per il consumatore, invece, tutto è rincarato, non solo gli alimentari, ma anche l’abbigliamento e molti altri prodotti. “Mi pare che, purtroppo, sia ormai tardi per correre ai ripari”. Giovanni Bini – Forlì Con l’introduzione dell’euro vinse l’euforia per avere raggiunto quel traguardo che ci equiparava ai paesi della moneta forte, garantendoci stabilità e protezione dai sussulti valutari del passato; e la convinzione che il libero mercato avesse in sé gli anticorpi per reagire alle oscillazioni immotivate ha forse sconsigliato interventi correttivi dall’alto. Oggi si parla di reintrodurre la cartamoneta QUANTA AGGRESSIVITÀ E INTOLLERANZA! “Ho letto in uno degli ultimi numeri della rivista una lettera firmata da Silvano Magnelli di Trieste circa la politica di Berlusconi e del centro-destra e mi è parso di percepire nel tono delle frasi un certo grado di aggressività e di intolleranza. Che sia penetrata anche nel mondo cattolico quella cultura della “contrapposizione” e della critica demolitrice del prossimo, visto come “avversario- nemico”, che appartiene piuttosto a certe ideologie totalitarie? Ma non vorrei qui innescare un’inutile polemica”. Stefano Martinolli -Trieste DELUSA E SCONCERTATA “Nel leggere la lettera di Silvano Magnelli di Trieste nel n. 19 ed in particolare la sua risposta, sono rimasta delusa e sconcertata. Anch’io sono cattolica, credente e praticante, e sono molto contenta che Silvio Berlusconi sia alla guida del governo italiano. Mia madre viveva con 250 euro di pensione ed ora ne riceve 550. La famiglia è stata valorizzata in varie maniere, finalmente un governo che ha avuto il coraggio di aprire alle scuole private, gli immigrati continuano ad entrare in Italia e ad inserirsi nel mondo del lavoro con tutti i loro diritti (vedi la legalizzazione dei clandestini). È veramente in atto una mega-campagna denigratoria nei confronti di Berlusconi sia da parte di certe istituzioni sia da una rete più o meno sotterranea allo scopo di destabilizzare l’attuale governo, ma per fortuna credo proprio che non ce la farete”. Cristina Pedrina – San Paolo (Bs) In verità chi risponde alle lettere che ci giungono, cioè il sottoscritto, cerca di dare spazio a tutte le opinioni espresse, di valorizzare i fatti, smorzando le polemiche. Nella prima parte della sua lettera si espongono fatti, e ciò è legittimo e costruttivo; nella seconda parte esprime delle considerazioni personali. Lo spirito con cui si è cercato di rispondere (anche alla citata lettera di Magnelli) è di smorzare le polemiche e invitare al dialogo. AMICA VERITÀ “La nostra disinformazione e la nostra viltà si riflettono sul passato più remoto, che ignoriamo: ci è noto ad esempio che fra Riforma e “Gloriosa Rivoluzione” inglese, l’ecatombe dei cattolici è stata immane? Lo sappiamo che i calvinisti hanno bruciato più streghe che non l’Inquisizione, e che nel Nuovo Mondo la chiesa è stata perseguitata per aver difeso gli indios? Per non parlare del presente: milioni di cattolici martiri, dal Sudan a Timor Est, perseguitati dagli islamici nel silenzio di troppi intellettuali cattolici, magari coraggiosamente sulla breccia quando si tratta di denunziare le violenze contro i membri di altre religioni. ll che è sacrosanto. Ma non ci giustifica se e quando dimentichiamo i nostri”. Gianni Toffoli – Verona Non mi pare convenga fermarci a fare il conto di chi nella storia passata o recente abbia inflitto o subìto più offese, se non per onorare la memoria dei martiri che sempre sono stati seme di nuovi cristiani. Ma onorare la verità nei confronti di tutti penso sia la miglior legittimazione anche del cristianesimo. In concreto, abbiamo parlato a suo tempo dei martiri di Timor Est; e di quelli del Sudan anche nel numero scorso. UN GRANDE GRAZIE A CLAUDIO CASOLI Claudio Casoli, uno dei primi focolarini sposati di Roma, lasciò l’insegnamento di lettere nelle scuole superiori per lavorare nella nostra rivista. Dal 1965 al 1990 ha curato con competenza e sensibilità la critica letteraria. Il 22 ottobre, all’età di 91 anni, è arrivato al traguardo del Cielo. La sua ricchezza umana e spirituale continuerà ad esserci di stimolo.Ai parenti e in particolare al figlio Giovanni, nostro collaboratore da tanti anni, assicuriamo la vicinanza della intera redazione. Prossimamente dedicheremo un ricordo al nostro Claudio. CITTÀ NUOVA PER TUTTE LE ETÀ “Spesse volte vado a trovare un’amica che ho abbonata a Città nuova, e con grande meraviglia trovo la mamma che la sta leggendo. Niente di straordinario se la lettrice in questione non avesse raggiunto la veneranda età di 95 anni. “Durante la settimana trascorre il tempo a lavorare all’uncinetto, realizzando preziosi merletti, ma soprattutto la domenica si dedica alla lettura di Città nuova. “Conosce molto bene Chiara Lubich e ne parla con familiarità. Credo abbia appena la licenza elementare e tante volte comunica le notizie alla figlia che, impegnata nella scuola, non riesce a leggere alcuni articoli. “Questa esperienza mi è di sprone a diffondere la rivista che considero un aiuto validissimo per la formazione e la crescita di una sana famiglia. Infatti, anche i suoi pronipoti ritagliano diversi articoli che usano per ricerche scolastiche”. Paola Campagna – Ferle (Sr) Approfitto di questa corrispondenza per ringraziare, questa volta, i più fedeli fra i nostri lettori che hanno sostenuto Città nuova fin dal suo nascere. Fra il resto, mi viene segnalato che lo scorso 2 novembre ha compiuto 92 anni Antonio Di Giacomo, uno di loro. Ce lo hanno detto abbonati che hanno conosciuto Città nuova da lui e ci tengono a fargli sapere che apprezzano moltissimo la rivista per “il suo straordinario approccio ai fatti del mondo”. E per contrappasso, ecco un’altra lettera da cui apprendiamo che Luigi, falegname di Bergamo, “non frequenta molto la chiesa, ma Città nuova gli piace, e piace anche a sua moglie. La sua bambina, poi, di otto anni, appena arriva la rivista va a leggere la “sua” pagina, e il papà si è accorto che ne trae profitto “.