La posta del direttore

ACHI AFFIDARELE ISPEZIONI? “Ci sono in questo momento due verità che ci vengono sbandierate: l’Iraq sta per venire in possesso di tecnologie atomiche oltre a quelle chimiche, e possiede missili a lungo raggio in grado di raggiungere le nostre città. Abbiamo di fronte una minaccia che va combattuta. Le prove sono le foto dei satelliti dei siti dove si stanno allestendo questi armamenti. “Seconda verità: Bush e l’America mentono, l’Iraq non possiede tali armamenti e non vuole minacciare nessuno. L’America in crisi economica ed L’America in crisi economica ed energetica ha bisogno di questa guerra per risolvere i suoi problemi interni e affermare la sua leadership mondiale. Quando leggo le ultime agenzie Misna di ieri che sposano questa seconda tesi rimango comunque confuso. “Se fosse possibile un reale potere di controllo dei cittadini sui loro rappresentanti, sarebbe sufficiente che essi avessero la possibilità di verificare fino in fondo tali verità. Faccio un esempio che può sembrare banale: si organizza un tour turistico a Baghdad di vari cittadini semplici delle più diverse estrazioni che abbiano amore per conoscere tale verità, che chiedano la collaborazione di una guida che conosca perfettamente la lingua locale e di un esperto chimico o nucleare che li accompagni. Una volta arrivati a Baghdad, anziché visitare i luoghi turistici la guida chiede alle autorità locali un cambio di programma: la volontà della gente comune di visitare i famosi siti incriminati da Bush uno per uno e approfonditamente al fine di riportare notizie rassicuranti all’opinione pubblica. Se i tour di questo tipo fossero diversi e bene organizzati da tutto il mondo in modo tempestivo, il governo di Baghdad avrebbe due possibilità o rispedirli a casa come indesiderati, e in questo caso Bush comincerebbe ad aver ragione.O li accetterebbe con tutta ospitalità e trasparenza facendo fare a loro ciò che non fa fare agli ispettori dell’Onu. Ma voi vi immaginate che ciò possa succedere? La risposta è no. Le masse servono solo a essere manipolate dai loro governanti, mai a a essere i veri soggetti delle decisioni”. Claudio Maino Penso che l’amico Maino sia molto giovane, per non ricordare o non sapere che la storia anche recente lo smentisce. Fior di commissioni di paesi neutrali inviate dalla Croce Rossa e dalla Società delle Nazioni in visita ai campi di concentramento vennero turlupinate dai nazisti che fecero loro credere ciò che vollero. Lo stesso dicasi per i turisti in visita nell’Urss. Figuriamoci se un dittatore che si diverte a irridere l’opinione pubblica mondiale, sbandierando un plebiscito che gli riconosce il 100 per cento dei suffragi, avrebbe difficoltà a ingannare ingenui turisti. Ciò per dire che trovo la sua proposta onesta ma impraticabile, tanto più che nemmeno agli ispettori fu reso facile il compito, finché non vennero addirittura rispediti a casa. Mentre condivido la premessa, con un distinguo non trascurabile: che Bush ha ottenuto l’approvazione del Congresso alla sua tesi. A maggior riprova che certe decisioni si possono prendere solo ad un livello più alto, cioè in sede Onu. Come in effetti possiamo ancora sperare che avvenga. RISPOSTA AL TERRORISMO “L’Italia subì atti di terrorismo islamico (aeroporto di Fiumicino, nave Achille Lauro); ma non indicò stati canaglia, né dichiarò guerra al terrorismo, espressione senza senso perché il terrorismo è un metodo, mentre la guerra è contro uno stato o un gruppo con un’ideologia. Migliorò la difesa; mantenne buoni rapporti con i paesi islamici, esprimendo comprensione comprensione per la causa palestinese: non ha subìto altri attacchi. “Saddam Hussein sa della superiorità militare Usa, non vuole la morte sua e dell’Iraq, vuol fare il campione dell’Islam e tira la corda finché può. È un brutale dittatore, come tanti; ma il “poliziotto” occidente se ne può occupare solo se il suscettibile mondo islamico lo chiama. “Il rischio Iraq è stato smentito dalla Cia, dimostrando che la guerra patriottica era voluta da Bush per motivi d’interesse, cioè il petrolio e il distrarre gli ingenui nordamericani dai problemi interni”. Lettera firmata – Fiesole Mi pare una visione fondata nei fatti e realistica, la sua, che in gran parte condivido. Ma forse non esaurisce il problema, perché, così come si deve tenere conto della suscettibilità del mondo islamico, non si può far finta che non esista una suscettibilità della popolazione americana ferita profondamente dagli attentati e intimorita dalle minacce di nuove stragi. Altrettanto dicasi per i britannici, la cui memoria storica è lunga e non dimentica di avere subìto un feroce attacco dai nazisti perché nessuno intervenne a fermare Hitler in tempo, ma ne derivò la più sanguinosa guerra della storia dell’umanità. Americani e inglesi non sanno e non vogliono sapere di colpe che di qua dall’Atlantico vengono addebitate ai loro paesi. Anzi, ne sono irritati perché ritengono queste accuse ingiuste. Forse la maggior colpa di Bush è di cavalcare questi sentimenti. Ma neppure l’antiamericanismo di fondo che abbiamo ereditato da certa sinistra è costruttivo. PARLAMENTARI CATTOLICI E COERENZA “Vorrei chiedere alla redazione e a tutti i lettori della rivista (sia elettori che eletti) che hanno votato per il polo delle libertà come sia possibile sostenere una alleanza con chi insulta il “mondo cattolico” (sia che si tratti dei vescovi o di semplici fedeli)”. Riccardo Piccaluga Non so quanti lettori di Città nuova potranno o vorranno risponderle. In verità, alle sortite di Bossi – se è a quelle che lei fa riferimento – i parlamentari ex Dc hanno reagito aspramente, sia quelli del Polo che quelli dell’Ulivo. Ma non c’è solo la verbosità padana a proposito della quale si potrebbe pensare che “cane che abbaia non morde”. Esistono infatti, sull’altro versante, atteggiamenti anticattolici molto netti che si concretizzano soprattutto nel campo della famiglia e della scuola, ai quali i parlamentari cattolici non sanno reagire adeguatamente perché divisi. Non dico con ciò che dovrebbero rifondare la Dc, assolutamente. Ma su alcuni argomenti non dovrebbe essere impossibile trovare fra i due schieramenti una intesa trasversale che giustifichi meglio il consenso elettorale avuto, si può pensare, in quanto cattolici. L’OSSESSIONE DEL NEMICO “Informare vuol dire servire. Di certo non vuol dire sparare (lo fanno già in tanti, con le parole, i pregiudizi, l’ignoranza dei problemi di interi popoli e culture) con grandi parole piene di suspense col risultato che il nostro mondo è sempre più disperato, quanto pronto a difendersi dai tanti suoi nemici. Perché questa sembra ormai l’ossessione tutta alla Bush di questo occidente decantato da tanti media: quella del nemico. “È così facile ridurre la complessità di problemi, o le sofferenze di popoli che sono al di qua di questa fittizia cortina, al manicheismo del mondo fatto di buoni e cattivi. Ma, a chi giova?”. Lettera firmata – Cagliari CASSANDRE ECOLOGISTE “Le considerazioni del signor Pietro Cipollaro mi richiamano alla mente le solite cassandre in tema di ambientalismo. “Il politicamente corretto del credo ecologista, che attribuisce all’occidente sviluppato la causa di tutti i mali, è oramai smentito non solo per es. da un ex appartenente a Greenpeace come Bjorn Lomborg, professore di statistica, che ne ha demolito i luoghi comuni, facendo capire che invece ad inquinare è più il sottosviluppo. Inoltre i dati ufficiali di molti scienziati esperti in materia dimostrano che la teoria del così detto “effetto serra” non ha riscontro con il reale aumento medio della temperatura (preconizzato dagli allarmisti fra 1,5 e 5,5 gradi entro il 2100) che ha registrato una maggiorazione di 0,3-0,6 gradi di media che è pressoché trascurabile. “È anche dimostrato che nell’eventuale cambiamento climatico pochissima influenza hanno le attività umane, tanto è vero che nel corso dei millenni si sono succedute epoche più calde e più fredde di questa senza che fosse funzionante una sola industria o una sola auto. Sembrerà una bestemmia, ma è proprio la natura la più grande devastatrice ambientale: le eruzioni vulcaniche per esempio immettono nell’atmosfera sostanze inquinanti in misura enormemente superiore alle attività umane ed è la natura stessa che ha spazzato via gran parte delle specie viventi in epoche in cui l’uomo non era ancora apparso. “Quanto al problema demografico, è bene sottolineare che non è la Terra da sola in grado di fornire all’uomo tutte le risorse necessarie che una minoranza di rapaci occidentali vorrebbe rapinare, dato che essa, come era al naturale prima dello sviluppo umano, migliaia di anni fa, poteva dare da vivere al massimo a pochi milioni di persone. Se oggi è in grado di ospitarne – e nelle condizioni migliori di tutta la sua storia umana – i famosi sei miliardi (come se fossero troppi; ma stiamo parlando tra cristiani?) è solo grazie all’uomo che con la tecnologia, scienza e sviluppo portati anche dal tanto vituperato capitalismo, produce risorse che una volta non c’erano”. Giovanni Lo Vaglio – Perugia Forse ha ragione Bjorn Lomborg. Forse altri scienziati che accampano dati diversi. La cosa più certa è che non sappiamo a che punto il processo di alterazione degli equilibri ecologici possa diventare irreversibile e produrre un disastro – questa volta sarebbe l’uomo a compierlo – come in epoche remote ne ha prodotti la natura. Il problema, a questo punto, è soprattutto di prevenzione, ma non è per questo meno serio. Le responsabilità però sono diverse. Due miliardi di indiani e cinesi che bruciano legna e carbone per i loro bisogni primari e inquinano complessivamente forse più delle nostre industrie non hanno le stesse responsabilità di chi lo fa per procurarsi l’aria condizionata. Di positivo, mi pare, ci sia il fatto che questi problemi, fino a poco tempo fa ignorati o sottostimati, vengono presi sempre più seriamente in considerazione. Ma per capirci meglio, conviene abbassare il tono della polemica.

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