La politica come prossimità. Ipotesi di lettura di Chiara Lubich
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Il saggio, collocando storicamente l’esperienza di Chiara Lubich, indaga la sua preziosa eredità nella lettura politica di un passaggio epocale (la transizione dalla “raison d’Etat” alla “raison du monde”), da cogliere, approfondire, sviluppare, realizzare. Un capovolgimento di prospettiva radicale, dove la messa in valore delle identità nazionali, al riparo dal rischio sempre presente del nazionalismo e del particolarismo, non è in contraddizione con il riconoscimento sereno e costruttivo delle identità altrui. Lungi dal configurare contrapposizioni e frammentazioni, questa identità "dialogica" è il fondamento di una comunità mondiale arricchita proprio dall'incontro delle diversità.