La poesia e il volto. Il ruolo della poetica in Nomi Propri di Emmanuel Levinas

 

 

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Levinassian perspective, influenced by Jewish tradition and French phenomenology, sees art as an idolatrous practice devoid of ethical value. In Noms Propres, however, poetry is the most proper expression of the face, as a language capable of reaching beyond being. The perspective offered in this work therefore seems to break with the previous criticism of art.

La prospettiva levinassiana, influenzata dalla tradizione ebraica e dalla fenomenologia francese, vede l’arte quale pratica idolatrica e priva di valore etico. In Noms Propres, tuttavia, la poesia è l’espressione più propria del volto, poiché linguaggio capace di giungere al di là dell’essere. La prospettiva offerta in questa opera sembra dunque rompere con la precedente critica all’arte.

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