La poesia de “La prima neve”

Il consueto appuntamento col cinema tra film d'azione (Escape plan-Fuga dall’inferno), commedie (Una piccola impresa meridionale, Cose nostre-Malavita), storie d'amore (Two mothers-Le due amiche), storie vere (Giovani ribelli-Kill your darlings) e l'ottimo "La prima neve"
Una scena de "La prima neve" di Andrea Segre

Escape plan-Fuga dall’inferno. I redivivi Stallone e Schwarzenegger in un thriller carcerario in cui sono due personaggi che si fanno arrestare per soldi per poi inventarsi piani di fuga. Ma stavolta l’esperimento rischia di non riuscire, perché gli inganni sono dietro alle spalle. Film quasi esclusivamente al maschile, gioca sul lato ironico dei due forzuti ancora in forma fisica invidiabile che si prendono in giro tranquillamente, tra scazzottate e un pizzico di suspence. L’ex Gesù di Gibson, Jim Cavieezel, fa il direttore cattivo ma non troppo. Divertente e rilassante.

Giovani ribelli-Kill your darlings. L’ex maghetto di Harry Potter, Daniel Radcliffe, nei panni di Allen Ginsberg, a scuola insieme con Kerouac e Burroughs negli anni quaranta, viene iniziato ad una vita “maledetta”. Che gli piace molto, a quanto pare. Vorrebbe essere una rivisitazione biografica ma resta un prodotto patinato che scorre sullo schermo senza troppi coinvolgimenti. Anche se Radcliffe ormai non è più il maghetto, come attore ci sa fare. John Krokidas dirige con professionalità un film, con risvolti gay espliciti, più illustrativo che altro.

Two mothers-Le due amiche. Lil e Roz, inseparabili fin da bambine, vivono una vita felice e senza problemi su una splendida baia insieme ai due figli, ormai giovani e affascinanti. L’amicizia molto vicina fra le due, fa scattare la passione di un figlio per l’amica della madre, e ciò coinvolge – quasi per dispetto – anche l’altro ragazzo con l’altra donna. Si sfiora in qualche modo l’incesto. Fotografia luminosa, natura splendida, corpi bellissimi non riescono però a togliere l’aria di una superficialità morbosa e di un descrittivismo che non affonda nei sentimenti, ma li pone uno accanto all’altro senza approfondire troppo, esaltando la passione ineluttabile e “fuori dalla norma”. Siamo in un clima tardoromantico patinato. Naomi Watts forse poteva fare altro.

Una piccola impresa meridionale. Rocco Papaleo dirige e interpreta un film che vorrebbe essere favolistico e scanzonato, ma anche di denuncia – a suo modo – sociale. L’ex prete, cioè Papaleo, che ritorna nel paesello pugliese ma deve vivere da solo, in un faro, per non offendere la mentalità arretrata dell’ambiente, ospita via via il cognato tradito dalla moglie lesbica (un bravo Riccardo Scamarcio) ed una prostituta spiritosa (Barbora Bobulova), tra l’orrore della madre (Giuliana Lojodice). Ma poi tutto si aggiusta: l’ex prete celebra le nozze fra le due ragazze nella disperazione dei paesani, e la vita va avanti lo stesso: tutti si amano come vogliono. Anche la madre si apre alla modernità. Film bozzettistico e ricco di cliché – il Sud come luogo dell’arretratezza, il cattolicesimo come religione oscurantista – non brilla per inventiva, ma si appiattisce in una serie di quadretti scarsamente legati fra loro. Viene il sospetto di un certo ideologismo furbetto, nella figura –parodica e fuori misura – dell’ex prete e nel presentare il Sud in un modo ormai superato. A mio parere un occasione mancata per un artista capace come Papaleo. Ma che certo farà cassetta, vedrete.

La prima neve. Andrea Segre coglie nel centro con una piccola storia provinciale fra le montagne del Trentino. Un ragazzo, un uomo solo e semialcolizzato, la vita insieme nella valle e la difficoltà di incontrarsi e di capirsi. Ma alla fine la vita li apre ad un qualcosa che assomiglia all’amicizia e all’affetto. Giuseppe Battiston, Anita Caprioli, Matteo Mechei e Jean Christopher Folly sono alcuni degli attori di un piccolo, poetico e originale, film. Da non perdere.

Cose nostre-Malavita. Rober De Niro è Fred, ex capo mafioso che ha tradito il clan ed ora sta in pensione in un beato luogo della Normandia. Ma il passato ritorna e se ne vedono delle belle…Per chi ama il vecchio e semprevivo De Niro.

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