La Pira sindaco e le amministrazioni fiorentine: sviluppo del Mediterraneo e progetti di pace planetaria
Lo storico francese Lucien Febvre ebbe una notevole intuizione a proposito della professione che svolgeva con entusiasmo e competenza: «lo storico non è colui che sa, è colui che cerca»1. Qualunque sia l’oggetto di studio o il piano cronologico interessato, l’“esploratore” è chiamato a sviluppare alcune prerogative che maturano col tempo e con l’esperienza: la pazienza della ricerca, la costanza del lavoro quotidiano sul tema scelto, la continuità di chi è capace di non accontentarsi delle risposte semplici e immediate, ma è disponibile piuttosto a misurare passione e fatica sui documenti, sullo studio delle fonti, sull’analisi dell’ambiente, dei costumi, della temperie culturale, economica e politica. Quando si ha a che fare con la “scienza degli uomini nel tempo”, per parafrasare un’altra celebre definizione della storia2, è importante restare liberi da schemi predefiniti o da parametri troppo limitati, dal momento che la novità insita nella riflessione teoretica e nella capacità operativa di certe figure rende imprevedibile il percorso, e per questo forse più appassionante ancora.