La piccola via per il cielo

Un piccolo atto d'amore può diventare un passo da gigante. Il 29 aprile, nello splendido chiostro di Maddalena dei Pazzi a Firenze, il dramma sacro di Walter Cerquetti.
Firenze - Chiostro dell'ex-convento di Santa Maria Maddalena dei pazzi

Teresa di Lisieux. A molti, solo a sentirla nominare, si apre il cuore, per quella sua proposta della «piccola via, bella dritta, molto corta … tutta nuova», come lei la spiegava. E diceva anche «un piccolo atto d’amore può diventare un passo da gigante per raggiungere gli eletti».

 

La rappresentazione sacra di Walter Cerquetti riesce a comunicare questo incoraggiante contenuto: un prologo e otto scene, che narrano vari momenti della vita della giovane santa.

 

Teresa è interpretata, alternativamente, da Veronica Barelli e Claudia Koll; le loro voci comunicano con calore ed esperienza teatrale l’ardore dell’anima per Gesù, le sue aspirazioni apostoliche, il suo entusiasmo per la piccola via.

Ferruccio Soleri, del Piccolo Teatro di Milano, interpreta invece Giovanni Papini mentre ricorda il suo incontro, da ragazzo, con la quindicenne Teresa, avvenuto proprio nel luogo della rappresentazione. Di lei l’aveva colpito il sorriso, importante per la sua sensibilità e per la sua conversione successiva.

 

Il regista comunque non si limita ad indicare la dolcezza delle grazie, ma vuole anche mostrare le difficoltà e le crudezze incontrate nella vita monastica e nella malattia. Suggestiva l’ambientazione nel bel chiostro di Santa Maria Maddalena dei Pazzi, con processioni di suore recanti ceri, riti dell’investitura, parti di liturgia e cori sacri dopo il decesso. Anche se queste scene sono cariche di severità e realismo, gli spettatori, alla fine, escono con l’incanto nel cuore, avendo colto l’anima della piccola grande Teresa, sorridente nonostante le prove.

                                                                                                                  

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