La piccola farmacia letteraria

Un libro per ogni problema, è questa l’idea di Elena Molini, che ha aperto da poco a Firenze neanche 40 mq di negozio, dove chi vive un amore non corrisposto, chi ha appena avuto una delusione, chi si sente solo o semplicemente ha bisogno di svagarsi un po’, può trovare il libro che fa al caso suo: la propria “medicina” letteraria

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Milk and Honey di Rupi Kaur per affrontare un abbandono, La principessa che credeva nelle favole di Marcia Grad Powers per chi pensava di aver trovato il vero amore e invece era solo un’illusione, In Patagonia di Bruce Chatwin per chi ha un amico dipendente dai viaggi, Mio fratello di Daniel Pennac per chi vuole trovare nella scrittura un po’ di conforto dopo un lutto.

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Un titolo per ogni situazione, è l’idea di Elena Molini, proprietaria della Piccola farmacia letteraria (via di Ripoli 7, Firenze), dove al posto di vere e proprie medicine si vendono libri, ogni titolo scelto accuratamente per “curare” uno stato d’animo. «Per anni ho lavorato in una grossa libreria di catena – ci racconta Elena – e mi sono accorta che spesso le persone mi chiedevano consigli sui libri da comprare per sé o da regalare, in base al proprio stato d’animo, così ho deciso di aprire uno spazio dove ognuno può trovare la propria cura attraverso un libro».

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C’è chi entra cercando conforto per un amore finito male, chi per un amore non corrisposto, chi ha vissuto un lutto o un fallimento, chi cerca una lettura per svagarsi, chi ha perso il lavoro e vuole ritrovare la speranza.

Nella libreria c’è appesa una legenda con una sessantina di categorie e per ogni patologia Elena propone 3 o 4 titoli, «inizialmente il mal d’amore era lo stato d’animo con cui la maggior parte delle persone entravano, ultimamente invece mi capita di parlare con persone che hanno una bassa autostima, a loro consiglio: Avviso ai naviganti di Annie Proulx, Mi dicevano che ero troppo sensibile di Federica Bosco oppure Accendimi di Marco Presta». E per chi vuole confrontarsi con donne che hanno affrontato la vita con forza: Olive Kitteridge di ElizabethSstrout e Uscirne vivi di Alice Munro. Poi c’è la sezione dei “Maneggiare con cura”, libri belli ma impegnativi, da leggere solo quando si è pronti.

Inoltri tutti i libri consigliati sono stati letti da Elena: per ognuno viene creata un’etichetta con indicato il titolo e l’autore, per quale patologia è indicato, gli effetti collaterali e la posologia (alcuni libri meglio leggerli tutti d’un fiato come una medicina amara, altri un po’ alla volta per lasciarli agire in profondità). E fin da subito i curiosi sono stati tanti: «Vengono turisti che hanno sentito parlare della libreria ma soprattutto gente del quartiere, proprio qualche giorno fa è tornato a ringraziarmi un ragazzo a cui avevo consigliato un libro divertente per le vacanze natalizie». Così, in un periodo in cui le librerie chiudono, Elena ha trovato la sua idea originale per aprirne una, il motto è: “soluzioni letterarie per problemi reali”.

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