La paura del diverso

Per promuovere l'integrazione delle differenze, a Roma l'assemblea nazionale di "Religioni per la Pace".
Ulivo
Domenica 15 novembre si è tenuta a Roma all’interno dello stupendo chiostro di Santa Cecilia in Trastevere, l’Assemblea Nazionale di Religioni per la Pace, sezione italiana del movimento mondiale, che ha contribuito a partire dal 1970, sia all’incontro fra le religioni sia alla soluzione e, ultimamente, anche alla prevenzioni di conflitti, soprattutto, quelli di carattere religioso o etnico.

 

I partecipanti all’Assemblea della sezione italiana, accolti dalle calorose parole di benvenuto di una delle veterane del Movimento, la giornalista Lisa Palmieri Billig, hanno ascoltato una relazione del Segretario nazionale, uscente, il Dr. De Salvia. L’intervento ha cercato di mettere a fuoco la necessità della promozione dell’integrazione fra le differenze come chiave per prevenire conflitti di qualsiasi genere e, in particolare nel nostro Paese, le tensioni create dalla paura che ‘l’altro, il ‘diverso’, generano nei singoli e nella comunità.

 

Il dibattito, seguito all’intervento del De Salvia, ha messo a fuoco un impegno rinnovato contro xenofobia, omofobia e razzismo. Non si è trattato di parole o di semplici discussioni accademiche. Interessanti le iniziative di Trieste ed Ascoli. Nella città marchigiana ha preso il via, per esempio, un’Università della Pace, le cui lezioni si terranno anche a Fermo, Macerata e, ovviamente, Ancona, per assicurare un coinvolgimento regionale. Si prospetta soprattutto un impegno nel favorire il ruolo chiave della donna come operatrice di pace, attraverso il Forum della donne di religione, e un programma articolato per la formazione al dialogo di studenti di scuole medie e medie superiori.
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