La parola si fa carne

Siamo giunti al culmine dell'Avvento: Gesù è già presente in Maria, madre della Parola. E in tutti coloro che la vivono
La libertà e Maria

Si dice che Maria, all’annuncio dell’angelo, obbedisce, si rende disponibile alla volontà di Dio col suo sì. Certamente. Ma avviene di più. Dio non l’invita ad eseguire semplicemente un piano, ma ad entrare in un rapporto d’amore sponsale con Lui. Dopo la rottura operata dal primo uomo e dalla prima donna, Dio vagava in cerca di un rapporto che appagasse la sua sete d’amore per la quale aveva creato l’uomo come suo partner. Nella casa di Nazareth avviene un rito di matrimonio: il sì di Maria è il giuramento di amore col quale risponde all’offerta di amore eterno e esclusivo di Dio, suo sposo.

 

Nello stesso istante Maria, la vergine, diventa madre; Dio la feconda, in lei sboccia la Vita. Dio non si sente più sterile, ha trovato un grembo verginale per ridare al mondo colui che instaurerà il «regno (che) non avrà fine» (cf. Lc 1,33), che ridarà ali al suo sogno iniziale.

 

Colui che Maria porta in sé è tutto quello che Dio ha pensato di più bello, vero, santo, è la Parola, il Pensiero, l’Intuizione dell’Artista. Fatto carne. Aveva già una “carne” presso il Padre, non era un’astrazione, era concreto. Adesso viene a “parlare” nella carne, a dire la Buona Notizia, a essere la Buona Notizia.

 

«Beati quelli che ascoltano la parola e l’osservano» (Lc 11,28), dirà il figlio di Maria, dando l’impressione di smorzare l’entusiasmo di una donna nei confronti di sua madre. Gesù non smentisce, sua madre non è semplicemente colei che ascolta e osserva la parola, è la madre della Parola. Questa Parola che porta nel grembo, la “fa” Parola. Lei le dà la carne, sentendola crescere e manifestarsi giorno per giorno; il figlio la modella su di sé. Gesù assomiglierà a Maria e Maria assomiglierà a Gesù. Chi dei due influisce di più sull’altro?

 

È il culmine dell’Avvento. Non stiamo più aspettando Gesù. È già presente, Maria lo porta in sé, è incinta della Parola. Anche la Chiesa è incinta, perché fecondata dalla Parola. Anche noi siamo “incinti”, fecondati dalla Parola. Basta viverla.

 

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