La parola a pennelli e tavolozze

In un quartiere a rischio di Catania un corso di pittura crea relazioni e offre la possibilità di esprimersi a chi magari ha abbandonato la scuola
laboratorio pittura catania

Qualche tempo fa ho saputo che il comune di Catania  intendeva promuovere attività che avrebbero potuto coinvolgere la cittadinanza residente in quartieri più o meno a rischio. Mi sono gratuitamente proposta con un corso di pittura ad olio su tela, da svolgere presso le biblioteche comunali di due diverse zone della città.

 

Numerosa è stata l’affluenza e le iscrizioni, non solo di giovani ma anche di persone adulte, di coppie e di pensionati.

Altrettanto numerose sono diventate le mie riserve sull’iniziativa, pensando alla localizzazione del corso: S.Cristoforo un quartiere ritenuto ad alto rischio delinquenziale, dove spesso vengono arruolati gli affiliati al caln locale e dove il tasso di alfabetizzazione è molto basso.

 

Col trascorrere dei giorni e l’avvio del corso ho visto crescere sempre più l’entusiasmo nei partecipanti, negli organizzatori e nel personale addetto al servizio in biblioteca. Anche con i miei variegati allievi si è stabilito un rapporto fatto di simpatia e di stima. Molti erano i momenti in cui disegnando ci si raccontava di sé e ci si confrontava, in modo costruttivo, sui risultati raggiunti. Qualcuno raccontava che finalmente poteva esprimersi al meglio, perché gran parte dei corsi del Comune prevedeva “l’uso delle parole, di un linguaggio alto che chi a scuola ci è andato poco non poteva avere” e di conseguenza tanto disagio e aule deserte.

 

Un giorno l’assessore alla Cultura, con cui si era definita l’attività è venuto durante una mia lezione. Ha trovato così un ambiente armonioso, vivace e allegro e ha constatato anche i risultati raggiunti sotto il profilo umano. In particolare, quasi casualmente, ho avuto modo di conoscere meglio una signora che frequenta il corso. Ha iniziato a raccontarmi di sé, della sua vita e del suo quartiere difficile. Lei è molto nota e conosce tutti ed è praticamente conosciuta da tutti, è diventata presto un aiuto validissimo nel risolvere tante difficoltà. Una volta mi ha invitata a casa, un appartamento semplice e altrettanto ho voluto fare io con lei, invitandola da me e facendole vedere alcuni quadri che avrei esposto successivamente. Le racconto che quella sera stessa sarei andata a trovare una mia carissima amica molto ammalata. Lei mi porta a casa sua e inizia a regalarmi roba da mangiare da portare alla mia amica. Un altro giorno mia accompagna in chiesa: è nata un’amicizia, cosa inattesa per entrambe.

 

In questo corso ho dato qualcosa del mio bagaglio culturale e mi sono trovata libera da pregiudizi e veramente ricca perché anche a S.Cristoforo si può scoprire il dono gratuito e incondizionato dell’altro. E grande è stata la sorpresa nel sentire a conclusione del laboratorio che gli allievi avrebbero voluto altri corsi simili, perché l’arte gli aveva dato la possibilità di esprimersi con libertà e creatività senza dover dipendere solo dalle parole.

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