La pace, tra realismo e profezia

Cultura  delle  relazioni  /Un  impegno comune

Lo scorso 14 marzo abbiamo partecipato in Parlamento all’incontro promosso dal Movimento dei Focolari e dal Gruppo editoriale Città Nuova sul tema “Scelte di pace. Riconvertiamo l’economia che uccide”. Per il terzo anno consecutivo soprattutto i giovani coinvolti nell’iniziativa hanno voluto interpellare alcuni esponenti politici sulla questione del disarmo e della riconversione delle industrie che nel nostro Paese producono armi. Una proposta che vede coinvolti anche Pax Christi, Amnesty international, l’Istituto di ricerche internazionali Archivio disarmo, la Banca etica. Alcuni media, in particolare il quotidiano Avvenire, hanno dato spazio all’iniziativa. Al di là del tema in senso stretto, sul quale si è già scritto altre volte su queste colonne, ci piace sottolineare la nota di “profezia” di quest’iniziativa che non si arresta di fronte allo scetticismo e all’inerzia di chi ha altre priorità in agenda. Non è un caso che i più convinti promotori di questo percorso, che continua da tempo e coinvolge sempre più persone su tutto il territorio italiano, siano proprio i più giovani, studenti e lavoratori alle prime armi arrivati a Roma facendo non pochi salti mortali, impegnati per il disarmo delle menti e dei cuori, come premessa a ogni altra iniziativa.

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