La nuova fattoria degli animali
Mario Sepi – Anna-Maria Darmanin - Città Nuova
Un tempo c’era una fattoria. Il proprietario, ubriacone e indolente, spinse gli animali che vi abitavano a ribellarsi. Ma essi non seppero trovare il modo di governare la fattoria e la nuova amministrazione si rivelò peggiore della precedente. Il racconto di quella fattoria era simbolico, scritto (da George Orwell) per demitizzare il comunismo staliniano. Sepi e Darmanin riprendono il filo della storia decenni dopo il nuovo male del secolo consiste in un liberismo estremo. Più difficile di un tempo però è spiegarne il decorso, anche perché sembra che nessuno voglia ricordare come siano andate le cose. Ci proverà Nerina, una vecchia asina che conserva qualche memoria del passato. E, profondamente sfiduciata per quello che avviene, rifiuterà di riconoscersi nell’ottimismo che la circonda. «Mi sembra tutto incerto, fluido, senza regole e senza vie di uscita che non siano traumatiche e dolorose», dirà al puledro Marciano. La nuova fattoria diviene così l’occasione per raccontare l’origine e gli sviluppi della crisi finanziaria che incombe sugli animali della fattoria, ma che è la stessa nella quale ci troviamo anche noi umani, incapaci di prevedere gli effetti della nostra cupidigia. Per consentire al lettore di conoscere meglio il contesto socio-economico che fa da sfondo alla favola, Città Nuova offre la possibilità di accedere attraverso il proprio sito ad alcune schede di approfondimento approntate dall’autore.