La novità delle “porte aperte”
Alla scoperta dell'"Open City", la ciliegina sulla torta dell'edizione 2011
Fanno un baffo quattro giorni di laboratorio a una cittadella come Loppiano, laboratorio internazionale tutto l’anno. Perché il bello di LoppianoLab, anzi la sua unicità, sta nel fatto che non si svolge in uno spazio per fiere o esposizioni. Qui l’officina non chiude mai, perché la cittadella dei Focolari è un cantiere di convivenza tra popoli, razze, culture e religioni. Insomma, un avamposto straordinario vissuto in modo ordinario, che, per l’occasione, gli 850 abitanti hanno voluto rendere più accogliente.
«Nell’edizione di quest’anno, Loppiano apre le sue porte con un tocco di novità – spiegano i responsabili della cittadella Joxepi Zubillaga e Stefano Fontolan –: sabato 17 settembre, dalle 17.30 alle 24, si darà il via all’Open City, con itinerari liberi dove incontrare il popolo internazionale che qui vive, attraverso dialoghi e iniziative caratterizzate dalla presenza di oltre 60 Paesi». Le navette gratuite collegheranno i vari luoghi lungo un percorso tra culture, musiche, arte e tipicità gastronomiche, cucina romagnola e araba incluse.
«L’intento è coinvolgere pienamente i partecipanti a LoppianoLab – chiariscono i due responsabili – in modo che non restino semplici visitatori ma diventino protagonisti di un’esperienza di fraternità e di pace tra i popoli che non ha i confini di una città, ma si fa rete per il bene comune».
All’Istituto universitario Sophia, si potrà essere coinvolti (dalle 18 alle 23, a ogni ora) nell’avventura di vita e di studio ormai al terzo anno, mentre all’Auditorium andranno in scena spettacoli di musiche e di danze dal mondo e performance teatrali; molto curata la mostra dei 50 anni del Centro Ave Arte. Al Salone san Benedetto, una serata da non perdere con i giovani di varie parti del mondo, mentre nella quiete di Belprato si intersecheranno dialoghi tra famiglie su educazione, rapporti tra generazioni, globalizzazione. Non mancherà l’osservazione delle stelle condotta da esperti.
Il giro continuo delle navette favorirà il pendolarismo sino al Polo Bonfanti, in cui sono allestite esposizioni di artisti e botteghe di pittori. Presso la libreria L’Arcobaleno Valdarno infine – per chi vorrà farsi proprio del male – sei giornalisti di questa rivista presenteranno un loro libro. Uno ogni ora, per fortuna, e non tutti assieme.